Abbattimento di orsi e lupi, ok del governo alla legge trentina. Fugatti: «Ma 8 esemplari non bastano»
Spetterà alla prossima giunta inserire in legge l’ipotesi prevista nel rapporto Ispra. Il governatore: «Numero insufficiente, ma è comunque un risultato»
L'AUTOGESTIONE Esemplari problematici, la Provincia potrà abbatterli senza il parere di Ispra
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TRENTO. Il Governo Meloni ha deciso di non impugnare la legge provinciale trentina sull'autogestione dei grandi carnivori. Questo significa che da oggi, ufficialmente, la norma non correrà il rischio di essere definita incostituzionale. Lupi e orsi tornano quindi al centro del dibattito a Roma, dove ieri sera (5 ottobre) si è riunito il Consiglio dei Ministri che ha deciso che la legittimità costituzionale della legge provinciale in questione non verrà messa in discussione.
L'ipotesi dell'abbattimento di otto esemplari di grandi carnivori all'anno contenuta nel rapporto tecnico 2023 di Ispra potrà essere inserita nella legge provinciale. Il compito di inserirla "spetterà alla prossima giunta provinciale, però c'è un'apertura del Governo sulla possibilità di arrivare all'abbattimento di otto esemplari all'anno per tre anni, perché lo studio Ispra dice questo". Lo ha spiegato oggi (6 ottobre) il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, in un punto stampa a Palazzo della Provincia all'indomani della notizia che la modifica alla legge provinciale sui grandi carnivori (legge 9 del 2018) non sarà impugnata dal governo.
"Gli otto esemplari - ha aggiunto Fugatti - sono esemplari confidenti o pericolosi". Il numero di otto grandi carnivori all'anno, ha detto ancora il governatore, "lo consideriamo di sicuro non sufficiente, ma lo consideriamo comunque un risultato, data la difficoltà della trattazione di queste tematiche con il mondo ministeriale".