Corte Ue: "Nessun obbligo di assicurazione per le bici elettriche"
L'esito di un procedimento giudiziario aperto in Belgio volto a stabilire un eventuale diritto di risarcimento a seguito di un incidente mortale nel quale ha perso la vita un ciclista su e-bike, investito da un'autovettura
BRUXELLES. Le biciclette ad assistenza elettrica "non rientrano nell'obbligo di assicurazione degli autoveicoli in quanto non sono azionate esclusivamente da una forza meccanica".
Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea esprimendosi su un procedimento giudiziario aperto in Belgio volto a stabilire un eventuale diritto di risarcimento a seguito di un grave incidente che ha coinvolto un ciclista su e-bike, investito da un'autovettura e deceduto qualche mese dopo a seguito delle ferite riportate.
Nella loro sentenza odierna i giudici di Lussemburgo rilevano che la direttiva europea in materia di responsabilità civile risultante dalla circolazione dei veicoli riguarda "tradizionalmente" l'assicurazione per "motocicli, autovetture e autocarri che sono mossi esclusivamente da una forza meccanica".
La Corte spiega poi che "l'obiettivo della direttiva" europea "è quello di proteggere le vittime di incidenti stradali causati dagli autoveicoli" e questo obiettivo "non impone che le biciclette ad assistenza elettrica rientrino nella nozione di veicolo" poiché "i mezzi che non sono azionati esclusivamente da una forza meccanica, come una bicicletta ad assistenza elettrica che può accelerare senza pedalare fino ad una velocità di 20 km/h, non risultano tali da causare a terzi danni fisici o materiali analoghi a quelli che possono causare i motocicli, le autovetture, gli autocarri, potendo questi ultimi circolare in modo sensibilmente più veloce".
Va peraltro tenuto presente che viene invece considerata alla stregua di un ciclomotore la bici elettrica di potenza superiore ai 250 Watt e una velocità massima oltre i 25 e fino ai 45 km/h: in questi casi, dunque, scattano gli stessi obblighi, dall'assicurazione alla targa.