Sciopero generale in due tempi contro la manovra Meloni: in Trentino manifestazioni il 17 e il 24 novembre
Oltre duecento delegati di Cgil e Uil hanno partecipato all'assemblea al teatro San Marco di Trento, indetta in vista dell'astensione di otto ore che scatterà a livello nazionale, prima nel settore pubblico e una settimana più tardi nel privato. Si denuncia l'inazione del governo su carovita, salari e contratti: "Nell'ultimo triennio i prezzi sono cresciuti del 15%, i lavoratori hanno perso due mensilità in un anno"
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TRENTO. Oltre duecento delegati di Cgil e Uil del Trentino hanno partecipato all'assemblea al teatro San Marco indetta in vista dello sciopero generale di otto ore. I lavoratori - informa una nota - incroceranno le braccia il 17 e il 24 novembre, aderendo alla mobilitazione indetta a livello nazionale.
Al centro della protesta l'emergenza salariale che in Italia e in Trentino sta rendendo molto complicata la vita dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che da due anni subiscono l'incremento dei prezzi. "Nell'ultimo triennio i prezzi sono cresciuti del 15%, pesando soprattutto sui redditi fissi medio bassi. I lavoratori hanno perso così due mensilità in un anno.
A peggiorare il quadro anche il mancato rinnovo dei contratti: in Italia 10 milioni di dipendenti del settore privato hanno i contratti scaduti da anni. Una situazione ormai inaccettabile che non si risolve con il taglio del cuneo fiscale. Senza il rinnovo dei contratti di quei risparmi beneficiano le imprese. Il governo non fa nulla per aumentare il potere negoziale dei lavoratori, ha affossato il progetto di salario minimo e non sostiene la contrattazione collettiva", hanno denunciato i segretari provinciali di Cgil e Uil, Andrea Grosselli e Walter Alotti, puntando il dito anche contro la precarietà del lavoro.
Venerdì 17 novembre lo sciopero riguarderà i lavoratori del comparto pubblico e quelli di appalti e servizi regolamentati e non che operano nei settori pubblici, cioè scuola, università, ricerca, trasporti, poste e servizi postali, vigilanza privata, pulizie e multiservizi, ristorazione collettiva, cooperative sociali, igiene ambientale e consorzi di bonifica.
È previsto un presidio sotto il commissariato del governo, in corso 3 Novembre a Trento.
Venerdì 24 novembre toccherà ai lavoratori dei settori privati, regolamentati e non. Anche in questa data è previsto un presidio sotto il commissariato del governo.
Il ministro Matteo Salvini, reiterando un comportamento già assunto, ha annunciato che intende precettare i lavoratori dei trasporti il 17 novembre: una decisione che ha scatenato la reazione indignata della Cgil.
"Io penso che questo sia un attacco al diritto di sciopero e trovo che sia un modo arrogante in Italia. Non sono i ministri che decidono quante ore di sciopero si programmano e se si fanno o no, è diritto delle persone decidere se vogliono aderire o no. Questa è una logica arrogante perché pensa di poter stabilire quando gli scioperi sono validi, il diritto allo sciopero è garantito dalla Costituzione. Noi stiamo rispettando tutte le leggi, c'è un confronto aperto con la commissione di garanzia, non capisco perché interviene il ministro", ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini.