Terremoti: Ala, Avio, Vallarsa e Sagron Mis passano nella zona sismica due
Per il principio della "maggior cautela", i quattro territori sono stati avanzati nella classificazione provinciale del pericolo (erano al livello inferiore, il 3). Sono invece 73 i municipi che dal prossimo 15 gennaio lasceranno la fascia più bassa (4) per salire a quella successiva
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TRENTO. Il principio applicato è quello della "maggior cautela", principio che ha portato tre comuni lagarini e un quarto territorio trentino a veder aumentato (sulla carta) l'indice di rischio di terremoti nei propri territori. Si tratta di Ala, Avio e Vallarsa che nella classificazione provinciale del pericolo passano dalla zona sismica 3 (ossia bassa probabilità) alla due che significa che forti terremoti sono possibili. Il cambiamento di "classe" è diventato definitivo nella delibera che la giunta provinciale - quella passata - ha approvato nel corso dell'ultima seduta e assieme ai tre Comuni lagarini la modifica tocca anche il territorio di Sagron Mis, in Primiero, al confine con Belluno.
Sono invece 73 i territori che, in base alla nuova classificazione passeranno dalla zona sismica 4 (la più bassa, con possibilità modestissime di terremoti) a quella immediatamente superiore, la zona 3, con probabilità sismica bassa.
La ragione di questa nuova organizzazione è presto detta ed è, in estrema sintesi, tecnica. A livello provinciale una prima zonazione sismica è stata adottata con la deliberazione della giunta il 23 ottobre 2003 cui è seguita una nuova mappatura a fine 2012. Questo aggiornamento era stato definito «avvalendosi della tolleranza (-0.025 g) sugli intervalli di riferimento delle accelerazioni sismiche previsto dalla normativa statale, tenuto conto dei dati acquisiti dalla rete sismica provinciale del 1991 e delle conoscenze, in ambito geologico e geomorfologico, allora disponibili», si legge nella delibera di fine ottobre.
C'era stata una successiva modifica nel 2020, necessaria dopo le fusioni di diversi Comuni. E si arriva quindi all'oggi. «In seguito agli ultimi approfondimenti relativi ai più recenti studi sismologici portati avanti a livello nazionale, e considerate le prime risultanze inerenti alla pericolosità sismica locale in ambito provinciale (microzonazione sismica qualitativa e quantitativa), appare opportuno - così nella delibera - adottare, secondo un principio di maggior cautela rispetto a quello adottato con la deliberazione della giunta del 2012». C'è stata così l 'eliminazione della tolleranza che era stata precedentemente considerata e questo ha comportato spostamenti nella "classifica" del rischio sismico provinciale.
Prima di arrivare alla delibera c'è stato un confronto al dipartimento della protezione civile, foreste e fauna con gli ordini degli ingegneri, degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della Provincia di Trento e dei geologi della Regione per illustrare la nuova proposta di zonazione in questione. Questi ultimi, assieme al parere positivo, hanno fatto alcune proposte operative.
Il testo ha avuto anche l'approvazione del comitato tecnico-amministrativo dei lavori pubblici e della protezione civile e del Consiglio delle autonomie. E ora? La nuova classificazione sostituisce, con efficacia a partire dal giorno 15 gennaio 2024, quella attuale nella sezione "Aree con penalità legate alla pericolosità sismica".