Claudio Cia (FdI): “Sono pronto a restituire l’indennità di assessore, in Regione ho già rinunciato a 50mila euro”
E' imbarazzante per il neo-assessore alla Casa, disabilità e trasporti, trovarsi in questa condizione di membro dell’esecutivo in carica ma nel contempo "sospeso" a causa del tira e molla del partito con il presidente. Cia vorrebbe occupare il suo nuovo ufficio, ma Fratelli d’Italia è contraria
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TRENTO. È imbarazzante per Claudio Cia, neoassessore alla casa, disabilità e trasporti, trovarsi in questa condizione di assessore in carica ma nel contempo "sospeso" a causa del tira e molla del partito con il presidente Maurizio Fugatti su incarichi e deleghe, che comprende fino a un certo punto. È passata ormai una settimana dalla nomina in Giunta e giovedì 23 novembre si è vista la sofferenza con cui Cia, per disciplina di partito, ha abbandonato gli scranni della Giunta e i suoi nuovi colleghi assessori, per accomodarsi nei posti dei consiglieri semplici dove era sempre stato. Invece di potersi godere il momento atteso da anni si è ritrovato in mezzo a questo scontro in maggioranza.
Ora, l'assessore, che come Gerosa fino ad ora non ha mai messo piede negli uffici dell'assessorato, vorrebbe prendere contatto, iniziare a sedersi alla scrivania a lui assegnata, ma fino ad ora il partito ha detto no perché sarebbe come un'accettazione delle deleghe assegnate e della decisione di Fugatti, che comunque è deciso ad andare avanti lasciando FdI a bagno maria.
Intanto però se non potrà fare il suo lavoro Cia è deciso a restituire l'indennità di assessore: «Non intendo perdere la credibilità che mi sono costruito in questi anni. Non faccio l'assessore per l'indennità. Ricordo che ho rinunciato a 50mila euro quando ho lasciato l'assessorato regionale».