Nuovo braccio di ferro sui vitalizi: stavolta per la tassazione
Come mai hanno voluto a tutti i costi eleggere presidente e vice "provvisori" del Consiglio Regionale? Agli ex consiglieri regionali è stata riconosciuta la rideterminazione del prelievo fiscale ma solo per tre anni
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TRENTO. Una delle motivazioni con cui Lega ed Svp hanno insistito sulla necessità di eleggere subito come presidente e vicepresidente "provvisori" Roberto Paccher e Josef Noggler è che sul fronte dell'annosa diatriba sui vitalizi ci sono ricorsi, cause e sentenze che riguardano gli ex consiglieri su cui è necessario deliberare senza perdere tempo.
E a proposito di vertenze in corso ormai da anni con gli ex consiglieri provinciali/regionali, se ne sta aprendo un'altra relativa alla rideterminazione della percentuale di detassazione degli assegni vitalizi.
Il Consiglio regionale sta inviando infatti agli ex consiglieri i modelli CU (Certificazione Unica) di rettifica per gli anni fiscali 2020, 2021, 2022. La correzione ha comportato la redazione di oltre 450 modelli.
Il problema - ed è questo che viene contestato dagli ex consiglieri - è che l'anno fiscale preso a base per le correzioni ed indicato dall'Agenzia delle Entrate è il 2007. Questo significa che perlomeno per 16 anni il Consiglio regionale avrebbe fatto pagare imposte in esubero a tutti gli ex consiglieri sbagliando i conteggi. Ora il Consiglio corregge gli ultimi 3 anni. Per gli anni precedenti niente.
Una decisione non condivisa dagli ex. Infatti, per gli ulteriori anni, ad esempio, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 c'è chi sta già procedendo con il recupero coattivo con causa civile a danno del Consiglio (sostituto d'imposta inadempiente).
Il problema, sollevato già da alcuni anni dai legali e gli esperti in materia che assistono l'Associazione degli ex consiglieri regionali, è stato riconosciuto dall'Ufficio di presidenza del consiglio regionale con delibera del 21 giugno scorso con cui appunto si è provveduto a rideterminare la percentuale di detassazione degli assegni vitalizi a decorrere dal 2020 nella misura del 28,5% invece del 12,72% fissato prima, anche se secondo gli ex consiglieri la detassazione dovrebbe essere del 33,21% al 2015.
Nel luglio scorso il Tribunale di Trento aveva invece dato ragione agli ex consiglieri su un altro aspetto fiscale ovvero le imposte sugli importi attualizzati dei vitalizi anche qui sbagliati. «È stata applicata l'aliquota del 43% invece del 30% prevista dalla legge - aveva detto Franz Pahl, presidente dell'Associazione degli ex consiglieri regionali - è una questione tecnica, non politica: c'è stato un errore della Ragioneria per cui sono state fatte pagare tasse troppo alte, ma sono soldi che vanno allo Stato e non alla Regione. Le cifre sono diverse da caso a caso, ma complessivamente si tratta di un paio di milioni di euro».