Il riassuntone: la nuova giunta e 48 ore di braccio di ferro, nulla di fatto per le nomine del Consiglio e Cia si siede al tavolo degli assessori
Dalla firma del decreto alla riunione di giunta (ma senza Zanotelli), e l’Aula bloccata che si riunirà di nuovo solo il 13 dicembre
L'ACCORDO Habemus giunta, Gerosa alla vicepresidenza
LA GIUNTA. Fugatti annuncia: le deleghe di Cia a Zanotelli
TRENTO. Ci sono voluti 40 giorni dal voto per avere una prima giunta «provvisoria» e una seconda giunta «definitiva», eppure non è ancora finita. La composizione dell’esecutivo Fugatti bis è infatti un parto travagliato, sbloccato solo dalla concessione della vicepresidenza a Francesca Gerosa di Fratelli d’Italia. Ma non ancora conclusa perché c’è da imbarcare Giulia Zanotelli.
Lo stallo in Consiglio Provinciale.
Nell'apertura della seduta del 7 dicembre del Consiglio provinciale di Trento, la presidente provvisoria Lucia Coppola ha innanzitutto comunicato i nominativi dei capigruppo. Si tratta di Lucia Coppola per Alleanza Verdi e sinistra, Luca Guglielmi per la lista Fassa, Vanessa Masè per La Civica, Paola Demagri per il movimento Casa autonomia.eu, Filippo Degasperi per Onda, Alessio Manica per il Partito democratico, Francesco Valduga per Campobase, Daniele Biada per Fratelli d'Italia, Mirko Bisesti per la Lega, Claudio Soini per Noi Trentino per Fugatti presidente, Maria Bosin per il Patt.
Poi i lavori sono stati sospesi su richiesta di Valduga per un confronto tra i consiglieri di minoranza e di maggioranza: l’accordo era di ritrovarsi alle 11.15, sperando di avere il nome del nuovo presidente (potrebbe essere il consigliere Soini, ex sindaco di Ala) e la garanzia della vicepresidenza ad un esponente di minoranza.
Così non è stato: anche la seconda seduta del Consiglio non ha portato all’elezione del Presidente del Consiglio. Tutto rinviato al 13 dicembre. Alle 12.40 sono ripresi i lavori in Consiglio dopo la seconda sospensione della mattinata. All’appello hanno risposto 21 consiglieri. La presidente Coppola ha precisato che, vista la mancanza del quorum strutturale, non si può procedere alla votazione, né chiedere chi è disponibile a essere votato. Ha quindi rinviato il Consiglio al 13 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, con l’auspicio di addivenire in questo lasso di tempo a una soluzione. Ha espresso anche piena disponibilità per convocare un’eventuale nuova riunione dei capigruppo.
I decreti di Fugatti per la giunta.
La trattativa per le cariche del Consiglio si sono intrecciate per 24 ore a quelle per la giunta. Mercoledì pomeriggio Fugatti ha annunciato che il braccio di ferro fra Lega e Fratelli d’Italia era risolto, con il passo indietro dell’assessore Achille Spinelli (nominato vicepresidente della giunta “provvisoria” del 17 novembre), e l’ascesa di Francesca Gerosa (non solo vicepresidente, ma dotata di un «carico» di nuove competenze importanti. Riassunto: a Gerosa, già indicata come assessore all’istruzione e alla cultura, vengono assegnate la vicepresidenza e anche le competenze in materia di sport, politiche per la famiglia e per la natalità. Deleghe sottratte a Gottardi e Spinelli.
Gottardi perde la competenza sullo sport, e rimane assessore all’urbanistica, tutela del paesaggio, acque pubbliche e energia.
Spinelli rinuncia alla vicepresidenza, e mantiene le deleghe: interventi per lo sviluppo e il sostegno del sistema economico trentino; miniere, cave e torbiere, acque minerali e termali; politiche e interventi in materia di lavoro, ammortizzatori sociali e assegno unico provinciale; assistenza e previdenza integrativa e complementare; assistenza universitaria e funzioni in materia di università degli studi.
Claudio Cia "silurato", ma partecipa
Singolare la questione Cia: il consigliere di Fratelli d'Italia, che in un primo momento era stato nominato assessore ai trasporti ed alle politiche per la disabilità, ha partecipato alla seduta come niente fosse. D'altronde, è ancora assessore, visto che il presidente Fugatti ha solo annunciato di volergli togliere le deleghe per darle a Giulia Zanotelli. Una dichiarazione, per ora non seguita da alcun atto concreto. Cia è sempre alla sua scrivania, anche se il suo partito, con il commissario Urzì, ha ordinato di non prendere possesso dell'assessorato. E il consigliere-assessore ha già annunciato che sta valutando di lasciare il partito di Meloni.
La prima riunione della “nuova giunta corretta”
Dopo il decreto, Fugatti ha riunito la nuovissima giunta corretta. Alla riunione non c’era Giulia Zanotelli (per la sua nomina arriverà un decreto a parte come “esterna”, ma prima deve dimettersi dal Consiglio provinciale), ma era presente Claudio Cia: seppur scomunicato, ritiene di essere ancora l'assessore alle politiche per la casa, disabilità, mobilità e trasporti. Anche perché così dice il primo decreto Fugatti, mentre nel secondo Cia non viene citato.
Cosa si sono detti? Ci spiega un comunicato stampa: «La sospensione dei lavori del consiglio provinciale ha comportato anche la modifica della programmazione delle sedute della Giunta provinciale di Trento: la riunione di lunedì pertanto è stata anticipata a questo pomeriggio. Hanno partecipato all’esame dell’ordine del giorno, accanto al presidente Maurizio Fugatti, la vicepresidente Francesca Gerosa e gli assessori Claudio Cia, Roberto Failoni, Mattia Gottardi, Achille Spinelli e Mario Tonina. E’ stata anche l’occasione per impostare il lavoro di programmazione legato alla presentazione delle delibere e all’iter conseguente.
Fra le delibere approvate figurano alcune disposizioni in materia di cure intermedie, le collaborazioni per il soccorso sanitario extraospedaliero con la Provincia di Verona, le attività dell’Iprase, un concorso per assistenti di laboratorio scolastico, la promozione di Sky family, lo scioglimento del Consiglio comunale di Predazzo (a seguito delle dimissioni del sindaco Maria Bosin ora eletta in Consiglio provinciale), alcune attività nel settore della Formazione professionale».
Insomma: il minimo sindacale, ordinaria amministrazione, atti dovuti. In attesa della nuova «sistemazione».