Approvato il bilancio dell'Università di Trento, a 330 milioni di euro: pesa l'aumento dei costi di gestione
Il cda dà il via libera al documento di previsione 2024: fra le spese previste il nuovo studentato all’Italcementi, aumentano le entrate dalla ricerca e dal trasferimento tecnologico
TRENTO. Via libera del consiglio di amministrazione dell'Università di Trento al bilancio di previsione da 330 milioni per il prossimo anno. I conti - informa l'ateneo in una nota - risultano sotto controllo, nonostante il possibile ricorso a risorse patrimoniali proprie (dieci milioni) per far fronte al forte aumento dei costi di gestione del patrimonio immobiliare e del costo del personale.
"Se la situazione al momento appare sotto controllo grazie al ricorso al patrimonio libero di UniTrento - si legge - serviranno ancora altri interventi sul fronte dei contributi e uno sforzo aggiuntivo da parte dell'Ateneo per raggiungere un equilibrio di bilancio strutturale. Per il 2024 saranno mantenute e rafforzate ulteriormente le misure di contenimento dei costi, anche per evitare di erodere eccessivamente le risorse di patrimonio libero".
A quanto riportato, maggiore sicurezza è garantita dallo stanziamento strutturale da 5 milioni da parte della Provincia di Trento in quota base, in attesa dell'esito della negoziazione con il Ministero dell'economia e delle finanze per la rivalutazione dei finanziamenti statali e dell'adeguamento della contribuzione della quota parte provinciale.
Sul 2024, l'Università può contare su un ulteriore aumento dei proventi rispetto agli anni scorsi (34 milioni in più, pari al 52% di aumento), per un totale di 102 milioni di ricavi grazie al trasferimento tecnologico e ai successi della ricerca.
Per quanto riguarda il piano degli investimenti, per il 2024 sono stati stanziati 27,7 milioni complessivi. Di questi, 9,5 milioni sono per il progetto studentato all'ex Italcementi e sono finanziati dal Ministero e dalla Provincia e 8,3 milioni per interventi di edilizia universitaria.
Un investimento complessivo di 8,5 milioni è previsto anche per attrezzature scientifiche, impianti e immobilizzazioni materiali, finanziati principalmente con risorse ministeriali.