Serie di incidenti sugli sci in Trentino, gran lavoro per i soccorritori
Una quarantina gli interventi sulle piste, oggi, 24 dicembre. Si registrano anche allarmi su percorsi di montagna. Due i casi da codice rosso, intervento dell'eliambulanza sul Pordoi per due escursionisti scivolati a valle
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TRENTO. Malgrado oggi, vigilia di Natale, non sia una delle giornate che registrano i flussi maggiori di sciatori in pista, sono stati numerosi gli interventi di soccorso in Trentino. Circa una quarantina quelli che risultano registrati dal sistema dell'emergenza, fortunatamente solo in un paio di casi si è trattato di codici rossi.
In uno di questi ultimi, secondo le prime informazioni, non si è trattato di un incidente in pista ma di montagna: due persone sono scivolate a valle nei pressi del Sass Pordoi, mentre percorrevano un canale. È intervenuto anche l'elisoccorso: i feriti, due escursionisti stranieri, sono stati presi in carico e trasferiti all'ospedale Santa Chiara di Trento.
Il secondo codice rosso più o meno in contemporanea, ma a Folgaria, sulle piste della località turistica degli altopiani Cimbri: due sciatori sono stati ricoverati al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. Si tratta di due uomini, uno di b57 anni e l'altro di 21 anni. Al momento non sono disponibili informazioni sulla dinamica del'incidente e non è dunque chiaro se si sia trattato di uno scontro in pista o di altro.
La maggior parte degli interventi di soccorso, per infortuni da codice giallo o verde, si sono registrati sulle piste della val di Fassa e dintorni. Ma le emergenze sono scattate, in numero inferiore, anche in Campiglio, Primiero, sul Bondone, in val di Sole, alla Polsa (Brentonico) e sulla Paganella.
Sul fronte del tempo, Meteotrentino prevede che anche la giornata di Natale sarà molto soleggiata. Martedì e mercoledì perlopiù soleggiato, specie in montagna, mentre nei fondovalle, in particolar modo in quelli meridionali, tenderanno a formarsi nubi basse nelle ore più fredde. Giovedì e venerdì nubi in aumento.
Per quanto riguarda il pericolo valanghe, il bollettino del servizio Euregio indica per il Trentino il grado 2 (moderato), salvo una fascia merdidionale dove si scende all'uno. Però per la parte settentrionale dell'Alto Adige e per il Tirolo il pericolo è invece marcato. La causa principale sono i forti accumuli di neve ventata che si trovano su versanti instabili, date le elevate temperature anche in quota.
Ecco come viene descritta la situazione per il Trentino: "Gli accumuli di neve ventata di più recente formazione possono facilmente subire un distacco provocato o, a livello isolato, spontaneo, soprattutto sui pendii ombreggiati ripidi in prossimità del limite del bosco, come pure al di sopra del limite del bosco. Essi possono distaccarsi molto facilmente soprattutto nelle zone marginali.
Attenzione soprattutto alle basi di pareti rocciose, come pure nelle conche, nei canaloni e dietro ai cambi di pendenza. I punti pericolosi aumenteranno con l'altitudine. Le valanghe possono raggiungere dimensioni medie".
Pericolo marcato, scrive il centro nivo-meteo bellunese Arpav, anche nella parte settentrionale del Bellunese, al confine con Alto Adige e Austria.
Insomma serve la massima prudenza se si fanno escursioni e il percorso va valutato attentamente per evitare i punti a rischio.