Casa San Niccolò apre a 30 nuovi posti letto, Fugatti: via chi non rispetta le regole
Casa S. Niccolò, la Diocesi e la Fondazione Caritas diocesana hanno curato l'allestimento e la messa in disponibilità di 30 posti letto, mentre la Provincia con la Protezione civile provinciale hanno definito l'organizzazione e la gestione del dormitorio grazie al coinvolgimento dei volontari della Croce Rossa. Il governatore: “L’accoglienza sia responsabile”
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TRENTO. “Ringraziamo il vescovo per aver messo a disposizione nuovi posti letto per l’emergenza freddo ma al tempo stesso anche il commissario del governo, il questore e tutte le forze dell’ordine che stanno lavorando per la sicurezza della città”. Lo afferma il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti nel confermare che da questa sera saranno attivati 30 posti letto a Casa San Nicolò dove è stato allestito un dormitorio temporaneo per rinforzare la rete delle altre strutture di accoglienza notturna già presenti sul territorio.
“Il Trentino - commenta Fugatti - è pronto a fare la sua parte, ma l’accoglienza non può trasformarsi in premesse che sfociano in guerriglia urbana e altre condotte criminose. Ecco perché occorre fermezza e severità verso chi non rispetta le regole. Le stesse situazioni di emergenza vanno gestite tenendo saldo questo principio, consapevoli del grande sforzo richiesto a chi ha il compito di far rispettare la legge e, viceversa, a chi è impegnato per garantire quella solidarietà ed umanità che hanno sempre contraddistinto il Trentino. Ma solidarietà e rispetto sono una cosa sola: per questo chiederemo con la massima fermezza l’allontanamento dei soggetti che con le loro azioni hanno dimostrato di non rispettare chi li ha accolti”.
Tornando a Casa S. Niccolò, la Diocesi e la Fondazione Caritas diocesana hanno curato l'allestimento e la messa in disponibilità di 30 posti letto, mentre la Provincia con la Protezione civile provinciale hanno definito l'organizzazione e la gestione del dormitorio grazie al coinvolgimento dei volontari della Croce Rossa; il Comune di Trento in collaborazione con il Centro Astalli si è occupato dell'individuazione del gruppo di persone che saranno ospitate a S. Niccolò.