Stop al superbonus: le Torri di Madonna Bianca e Villazzano restano in mezzo al guado
Il contributo passa dal 110% al 70%, l’interrogazione di Zanella (Pd) sul futuro dei cantieri. L’assessore Marchiori: «Troveremo il modo, in una serie di appuntamenti di interlocuzione con Itea»
SUPERBONUS Intesa per chi deve chiudere i lavori
REGIONE Superbonus, un affare per soli trentini
TRENTO. Nuovo anno e regole diverse per poter usufruire degli incentivi per la riqualificazione energetica, stop al Superbonus al 110% e nuovi criteri per accedere ai contributi al 70%. Ma tra i cantieri rimasti al palo ci sono anche quelli di Itea, in particolar modo quelli che riguardano le 14 Torri di Madonna Bianca e Villazzano Tre, che si trovano in diverse fasi di ristrutturazione.
L'argomento è anche oggetto di un'interrogazione dell'esponente Pd Paolo Zanella che pone una serie di domande: 1. Quanti interventi di riqualificazione energetica con Superbonus sono effettivamente stati effettuati, o sono in atto, negli edifici di Itea; 2. qual è il valore "pulito" di questi interventi, in carico ad Itea; 3. Quali e quanti interventi Superbonus non sono stati terminati entro dicembe '23; 4. Stante la nuova normativa, e quindi l'impossibilità di detrarre il costo totale dell'intervento ma solo quanto asseverato al 31/12/2023, quali costi si stima dovrà coprire Itea per concludere i lavori con detrazioni al 70%.
A margine, Zanella vuole anche sapere «in che tempi Itea presenterà il bilancio sociale 2022».Il tema è spinoso, ed il rischio che i lavori previsti ma non ancora iniziati possano essere a rischio è un'ipotesi che spaventa inquilini e proprietari delle Torri, alle prese con infissi obsoleti e altissima dispersione termica; ovvero, in parole povere, che si trovano a pagare bollette salate per avere poco caldo in casa.
«Troveremo il modo - assicura l'assessore provinciale alle politiche per la casa Simone Marchiori - di trovare le risorse per portare a termine le iniziative già in cantiere. Riusciremo a concordare una soluzione, pur di non lasciare le cose a metà». E alla domanda se la Provincia coprirà le spese non più coperte dal Superbonus, Marchiori ribadisce che «Itea è pubblica» e che «la Provincia ha un occhio di riguardo sul tema della riqualificazione degli alloggi»: «Solo 15 giorni fa sono state stanziate le risorse per la gara booster, un intervento consistente già previsto», aggiunge.
Riprende l'assessore: «Siamo usciti dalla straordinarietà del 110%, ed ora si useranno altri strumenti. Nei prossimi giorni sono già previsti una serie di appuntamenti di interlocuzione con Itea per approfondire queste tematiche e per capire di che entità si sta parlando».
Anche il presidente di Itea Michele Condini prende tempo: «Le norme che hanno chiuso il Superbonus sono di due giorni fa ed ho dato mandato di raccogliere tutti i dati e le informazioni così da fare una comunicazione sull'argomento con numeri certi». Riprende Condini: «Abbiamo chiuso tutte le procedure che potevamo. É stato davvero molto difficile perché Itea ha poca capienza fiscale e sono cambiate in corso d'opera le norme sulla cessione del credito secondo un accordo con le controllate della Provincia Trentino Sviluppo e Trentino Digitale. Inoltre abbiamo avuto a che fare con la gestione mista pubblico/privati ed una congiuntura allucinante, con gare andate deserte, tempi ristretti e rincari alle stelle. Ma abbiamo portato a casa tutto quello che si poteva».