Morte di Mary Panico, i familiari: "Vogliamo la verità". Sarà sepolta nel suo paese di origine, in Puglia
Mamma, papà e fratello sono arrivati dal Salento e hanno deciso di fermarsi a Trento finché non avranno riposte, affidate agli esami tossicologici
TRENTO. «Aspettiamo. Aspettiamo, perché vogliamo la verità».
È un limbo che aggiunge dolore al dolore, quello in cui si ritrovano i familiari e i cari di Maria Antonietta Panico. Papà Antonio, mamma Maria Galeana e il fratello Lucio, assieme a sua moglie, hanno deciso di trattenersi a Trento almeno fino a domani, sperando sia un tempo sufficiente ad ottenere risposte dagli inquirenti.
Per ora restano in attesa, così come la figlia e l'ex marito della donna: la quarantaduenne era stata trovata senza vita proprio da quest'ultimo mercoledì mattina, verso le 10, nella casa di via Vicenza dove si era recato dopo che da due giorni - come la figlia - non riceveva risposte da lei, né alle telefonate né ai messaggi.
Da allora non è stato ancora possibile appurare cosa le sia accaduto. L'autopsia avrebbe confermato l'inconsistenza dell'ipotesi della morte violenta (come già l'ispezione cadaverica effettuata sul luogo del ritrovamento, anche l'esame autoptico effettuato giovedì ha escluso la presenza di tagli, lividi o altri elementi che siano riconducibili a un'aggressione), ma la pm Patrizia Foiera vuole attendere altri accertamenti, dato che non è ancora stato concesso il nulla osta e nulla ancora è stato comunicato.
Neppure ai familiari, a cui ieri mattina è toccato recarsi al comando di via Barbacovi per chiedere se ci fossero novità, andandosene senza averne ottenute. Per questo è stato deciso di trattenersi ancora in Trentino, dopo averlo raggiunto dal Salento nella notte tra mercoledì e giovedì: «Non è un viaggio breve, non vorremmo ripartire per la Puglia per poi magari essere richiamati il giorno dopo», spiega Lucio Panico con voce comprensibilmente afflitta.
L'unica certezza, per ora, riguarda il luogo dove Maria Antonietta Panico riposerà: una volta concluso il lavoro degli inquirenti, i suoi familiari, di concerto con l'ex marito e la figlia, hanno deciso che la salma sarà trasferita nella natia Torchiarolo, come ha confermato anche il sindaco del centro salentino dove è cresciuta la quarantaduenne, prima di trasferirsi ventenne in Trentino e stabilirvisi: «La tragedia che ha coinvolto Maria Antonietta e la sua famiglia ha toccato profondamente anche tutti noi: la aspettiamo per darle l'ultimo saluto e stringerci ai suoi cari, anche se ancora non sappiamo quando».
Per avere una data e dati certi, servirà ancora aspettare: l'autorità giudiziaria vuole avere a disposizione un quadro sgombro da ogni possibile dubbio, che evidentemente ancora sussiste nonostante gli elementi raccolti in maniera puntuale dai carabinieri attraverso il lavoro certosino lavoro fatto di acquisizione di testimonianze, tabulati telefonici, elementi raccolti nell'abitazione.
Esclusa dunque la natura violenta del decesso, in procura attendono di avere maggiori dettagli sulle circostanze a seguito delle quali sarebbe avvenuto e prima di pronunciarsi gli inquirenti vogliono avere a disposizione anche l'esito degli esami tossicologici e di altri accertamenti.