Emergenza casa popolare, l'Itea ha migliaia di richieste, e oltre 1400 appartamenti vuoti e sfitti
A fronte di 2.726 domande di alloggi presentate i contratti di locazione sono stati nel 2022 solo 444, cioè il 16%. E nessuna nuova costruzione di edifici. Gli inquilini stranieri solo il 6 per cento. Kaswalder: cosa si aspetta a commissariare il cda?
TRENTO. Su un patrimonio di 10.658 appartamenti di Itea, 1.430 (pari al 13,4%) sono sfitti ed il dato è in peggioramento rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dal Bilancio sociale della società, riferito al 2022, appena pubblicato. E questo nonostante nel corso dello stesso anno si sia registrato un aumento del 54% nella produzione di alloggi di risulta (ristrutturazioni e risanamenti di vecchie case), pari a 351, rispetto ai 227 del 2021, un dato che comunque è largamente inferiore ai risultati migliori registrati dal 2015 al 2017, quando si realizzarono ristrutturazioni pari a circa 500 alloggi l'anno (534 nel 2015) più decine di nuove costruzioni (159 alloggi sempre nel 2015)
Le nuove costruzioni nel 2022 sono state invece pari a zero così come nel 2021.La conseguenza di questo è che a fronte di 2.726 domande di alloggi presentate i contratti di locazione sono stati nel 2022 solo 444, che vuol dire poco più del 16%, di cui solo 272 stipulati su alloggi di risulta, mentre 128 sono state le domande di cambio alloggio degli inquilini che sono state accolte su 228 presentate a Itea.Insomma, il bilancio sociale certifica che la presidenza di Francesca Gerosa, che ha lasciato la guida della società nel settembre scorso, per assumere la carica di vicepresidente della Provincia, non sembra essere riuscita a imprimere una svolta sulla missione primaria di mettere a disposizione più alloggi pubblici per cercare di aumentare la capacità di risposta alla necessità di casa di molte famiglie.Gli alloggi sfitti e di risulta.I 1.430 alloggi sfitti sono costituiti da appartamenti esclusi dal circuito della locazione, perché inseriti nel piano cessione (161) o trattenuti dalla società, poiché destinati a far fronte a esigenze particolari dell'utenza (cambio alloggi, alloggi parcheggio o altro) e alloggi temporaneamente non occupati perché in fase di prossima assegnazione (199) o interessati da lavori di ristrutturazione (1.036). Itea spiega che degli alloggi di risulta in lavorazione (1.036): 639 sono in programmazione ovvero si valuta l'entità di lavori da eseguire; 386 sono in lavorazione ovvero, una volta emesso l'ordine di lavoro, prende avvio il cantiere; 11 sono in fase di verifica finale, i lavori sono ultimati.
Le domande sono in calo. Nelle graduatorie approvate dai Comuni e Comunità di Valle nel giugno del 2022 sono presenti 2.726 domande di alloggio pubblico, a fronte delle 2.945 del 2021. Un decremento che è stato registrato anche nella graduatoria dei cittadini extracomunitari, dove risulta ancora più marcato: -10% a fronte di un -6% nella graduatoria dei cittadini comunitari. Sul totale delle domande il 38% extracomunitari e al 62% per i comunitari.
Il Bilancio sociale di Itea è molto vago e per nulla dettagliato nel fornire i dati sulla corrispondenza tra le domande e la capacità di dare risposte nei comuni maggiori e sui vari territori. Ci si limita a dire che: «Nel corso del 2022, Itea ha stipulato complessivamente 707 contratti: di questi, 444 sono stati stipulati per locazioni abitative (in altra parte si specifica che 272 sono quelli su alloggi di risulta), mentre i restanti 263 sono relativi a locazioni non abitative, come, per esempio, per l'affitto di garage o posti macchina.
I nuclei familiari inquilini di Itea. A fine 2022 le famiglie assegnatarie di un alloggio Itea erano 9.228.Si precisa che «la media dei componenti dei nuclei familiari nel corso degli anni è sostanzialmente stabile, anche se nell'anno di riferimento ha subito una leggera contrazione passando da 2,46 a 2,42». Quasi il 38% degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ha più di 65 anni, mentre gli intestatari di contratto under 30 sono poco più del 2%. L'età media degli assegnatari che risiedono da soli è di 68 anni.
L'inquilino più giovane ha 19 anni e il più anziano ne ha 107.Il 41% degli inquilini ha un'età inferiore ai 35 anni (il 22% è minorenne), il 20% ha superato i 65 anni. Il 94% degli assegnatari risulta essere cittadino europeo e, di questi, il 91% è cittadino italiano, perfettamente in linea con i dati provinciali, secondo cui gli stranieri residenti in provincia sono il 9,1%, un po' più rispetto alla media italiana che si attesta sull'8,7%. Degli assegnatari il 6,1% è cittadino extracomunitario.
Walter Kaswalder (Patt) ha presenteto sul tema una interrogazione a risposta immediata in Consiglio provinciale, dal titolo "Itea spa, c’è l’intenzione di sostituire il cda con un commissario?"
Il consigliere del Patt ha chiesto all’assessore competente se intenda istituire un commissario ad hoc in sostituzione del Cda di Itea spa con un programma di recupero degli alloggi inutilizzati e l’impegno a relazionare ogni dei mesi alla Quarta commissione.
La risposta: L’assessore Marchiori (Patt) ha risposto che il piano triennale strategico prevede il recupero degli alloggi. E, stando all’oggi, è prevista una gara d’appalto per recuperare un cospicuo numero di case Itea. Comunque, in base al programma della Giunta Fugatti, si stanno mettendo in campo misure per dare una risposta al problema della casa.
La replica: Kaswalder ha detto di auspicare che il tema casa venga affrontato al di là di minoranza e maggioranza. Serve però un programma serio, anche con un commissario straordinario, per recuperare gli alloggi. Il coinvolgimento della Quarta commissione, inoltre, sarebbe utile per trovare idee per dare risposte al bisogno abitativo.