La protesta degli agricoltori, l'assessora Zanotelli dopo l'incontro in Provincia: «Il confronto proseguirà»
«L'importante è lavorare tutti nella stessa direzione, per lo sviluppo di questo comparto così importante», ha detto l'esponente della giunta accogliendo nella sede di piazza Dante una delegazione dei manifestanti che stamattina, 26 gennaio, hanno "invaso" il centro con circa 150 trattori
L'AZIONE Protesta con corteo dei trattori in città, viabilità in tilt a Trento
TRENTO. "L'importante è lavorare tutti nella stessa direzione, per lo sviluppo di questo comparto così importante nel rispetto delle istanze poste dai territori e da tutti gli operatori e realtà produttive": parole dell'assessora all'agricoltura Giulia Zanotelli, che questa mattina nella sede della Provincia di Trento di piazza Dante ha incontrato una delegazione degli agricoltori che hanno partecipato alla manifestazione dei trattori organizzata dal Comitato "Agricoltori traditi" (Cra).
L'assessora durante l'incontro (nella foto sotto) si è impegnata a proseguire il confronto nei prossimi giorni, impostando un percorso di approfondimento sulle tematiche del mondo agricolo con il coinvolgimento di tutti i rappresentanti del settore.
Sono stati circa duecento gli agricoltori, provenienti da tutte le valli del Trentino, si sono dati appuntamento a Trento per protestare contro le politiche europee e nazionali, nonché per chiedere di essere consultati dalla Provincia sulle decisioni di settore.
La protesta ha portato nel capoluogo oltre 150 mezzi agricoli, che hanno attraversato parte del centro storico cittadino per poi concentrarsi in un presidio in piazza Dante. La manifestazione è stata organizzata direttamente da agricoltori, che non hanno voluto coinvolgere le rappresentanze di categoria, che anzi, sono fra i destinatari delle critiche della piazza.
"All'assessora - hanno spiegato gli agricoltori - abbiamo chiesto che una nostra delegazione possa prendere parte alle scelte che riguardano tutto il comparto agricolo, oltre ai rappresentanti sindacali. Abbiamo ricevuto disponibilità all'ascolto e la possibilità di avere altra riunione con i sindacati. La nostra non è una protesta politica, ma un'occasione per dare voce ai nostri problemi, che non vengono ascoltati dall'Europa".