Protesta con corteo dei trattori in città, viabilità in tilt stamattina a Trento
Il ritrovo al bicigrill di Trento Sud, poi i manifestanti percorreranno tutta la città a passo d’uomo, fino a vie Brennero, poi piazza Dante e ritorno: ecco le vie interessate, la circolazione è già nel caos
TRENTO. Attenzione a rallentamenti e code, questa mattina in città a Trento. Si estende infatti anche in Trentino l'iniziativa di protesta di una parte del mondo agricolo, animata da Danilo Calvani, già leader del Movimento 9 dicembre-Forconi, e ora a capo degli Agricoltori Traditi. Una decina di anni fa i "forconi" inscenarono numerose proteste diffuse in tutto il Paese, con l'appoggio anche di autotrasportatori.
A Trento la manifestazione è partita dalle 7.30 con il ritrovo dei trattori al bicigrill di Trento sud (e subito ha provocatpo disagi alla rotatoria del Marinaio), con i manifestanti che poi hanno imboccato il cavalcavia del Marinaio, con la Polizia Locale di Trento a scortarli. Si è scelto così di farli salite verso Madonna Bianca per alleggerire il blocco, ma poi i trattori hanno imboccato via Degasperi, provocando lunghe colonne e qualche protesta degli automobilisti.
Sono una quarantina i trattori che ora si stanno dorogendo verso il centro città: hanno come primo obbiettivo il palazzo del Governo, su via Santa Croce, via Perini; il programma prevede poi di percorrere via Giusti, via Rosmini, via Prepositura, via Torre Vanga, via Torre Verde e proseguirà poi verso nord in via Manzoni e via Brennero, per poi rifare il percorso a ritroso. Facile prevedere un intasamento totale.
Il corteo punta poi sul palazzo della Provincia, in piazza Dante, dove si chiede un incontro con le autorità.
Lo snodo locale che rilancia l'iniziativa è l'associazione UniAmoci Trentino Aps, già nota per le manifestazioni contro il green pass durante la pandemia, per le attività divulgative sui supposti effetti indesiderati dei vaccini e più recentemente per le iniziative di denuncia dei sistemi di videosorveglianza urbana.
Sui trattori, molti cartelloni di protesta, indirizzati principalmente all'Unione Europea. I manifestanti ce l'hanno con orsi e lupi, ma anche con le politiche comunitarie (che pure assicurano anche ai contadini trentini milioni di euro all'anno di contributi). Non mancano le frecciate verso Coldiretti, l'organizzazione che negli ultmi anni ha fortemente sostenuto la protesta su questi temi. Ma alla quale i trattoristi dicono: "Cara Coldiretti, va tutto bene? No".
Nel volantino che annuncia la mobilitazione si legge testualmente: "Distruzione delle piccole medie imprese schiacciate da una burocrazia insostenibile, destinazione dei fondi alle aziende lontana dai veri bisogni, politiche europee lontane dalle esigenze del nostro territorio (perché probabilmente non lo conoscono nemmeno), costi di produzione in continuo aumento e calo del valore del nostro venduto, imposizione di metodi di produzione che portano alla distruzione delle nostre aziende che col loro lavoro mantengono curato gran parte del territorio - L'È ORA DE FINIRLA!".