Elicottero caduto in Canada, tra oggi e domani i feriti pronti a rientrare dal Canada
I sopravvissuti sono Jakob Oberrauch, 34 anni, amministratore delegato di Sportler, Johannes Peer, 34 anni, direttore finanziario di Sportler, e Emilio Zierock, 35 anni, gestore della storica azienda agricola Foradori a Mezzolombardo. Assieme ad Heiner Oberrauch junior, detto Heinzl, e Andreas Widmann (morti sul colpo) erano sull'elicottero precipitato sulle montagne di Terrace
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TRENTO. È imminente il ritorno in Alto Adige dei tre sopravvissuti: Jakob Oberrauch, 34 anni, amministratore delegato di Sportler, Johannes Peer, 34 anni, cognato dei fratelli Oberrauch, nonché direttore finanziario di Sportler, e Emilio Zierock, 35 anni, gestore della storica azienda agricola Foradori a Mezzolombardo. Assieme ad Heiner Oberrauch junior, detto Heinzl, e Andreas Widmann (morti sul colpo) erano sull'elicottero precipitato lunedì sulle montagne di Terrace, nell'estremo ovest del Canada, 700 chilometri a nord di Vancouver.
Fondamentali le cure dopo lo schianto in due ospedali specializzati: a Jakob è stata ridotta l'emorragia alle gambe, mentre Zierock (raggiunto in Nord America dalla mamma e dalla moglie) potrà tornare a camminare nonostante si temesse il peggio per la frattura al collo.
«I feriti stanno meglio, le varie operazioni chirurgiche a cui si sono sottoposti hanno avuto esito positivo», conferma Heiner Oberrauch, zio di Heinzl e Jakob e presidente di Confindustria Alto Adige. «Visto che sono tutti sulla via della guarigione, torneranno presto in Italia (entro martedì, 30 gennaio). Mentre i ragazzi che quel maledetto giorno erano a bordo dell'altro elicottero si trovano già in Alto Adige».
Si riferisce a Moritz Sanoner (hotel Adler), Nikolaus Widmann, figlio dell'ex assessore provinciale alla Salute, Alessandro Isotti e Marvin Demetz (hotel Engel). Per giorni il gruppetto si è alternato nei vari ospedali per fare da supporto psicologico agli amici prima dell'arrivo delle famiglie. Assieme a Georg Oberrauch, padre di Heinzl e Jakob, è sbarcato in Canada anche un amico stretto dei due fratelli.Nel frattempo le salme sono ancora lì, sotto la neve delle montagne teatro del dramma.
«Stanno cercando in tutti i modi di andare sul luogo dell'incidente, ma non c'è una sufficiente visibilità per i soccorritori», rivela Heiner Oberrauch Senior. E le previsioni non lasciano ben sperare perché almeno fino a giovedì precipiterà neve e pioggia intensa dal cielo canadese. Solo dopo il recupero dei corpi, le famiglie delle vittime potranno completare l'iter burocratico e fare ritorno a casa. Sabato 27 gennaio sera intanto si è tenuta al Duomo di Bolzano, tra una stretta cerchia di parenti, la commemorazione con la recita del rosario per ricordare i due ragazzi altoatesini morti, Heinzl e Andreas. «Non ci sono parole giuste in questo momento, vogliamo solo stare in pace dopo questa tragedia immane. Il mio pensiero va soprattutto alle mogli e alle madri delle vittime», aggiunge Heiner Oberrauch Senior.
È il momento del ricordo anche per gli amici e i colleghi di lavoro. Prima di dedicarsi all'attività vinicola, Heinzl fu per quattro anni, dal 2017 al 2021, un volontario al Bergrettung (il soccorso alpino) di Bolzano: «Nonostante fosse stato da noi per poco tempo, ho un bel ricordo di lui. Era umile e tranquillo», lo definisce il presidente Ernst Winkler, «Si era ambientato bene proprio perché sapeva ascoltare. E non si è presentato come "il figlio di Oberrauch", ma come un ragazzo normalissimo e volenteroso di imparare ogni segreto».