E' morto il giovane artigiano trentino caduto sul lavoro: Roberto Conci non ce l’ha fatta
Il 17 gennaio era precipitato da una scala, mentre lavorava in un capannone a Gorizia: troppo gravi le ferite, la famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi: lascia la moglie e due figli piccoli
TRENTO. Non ce l’ha fatta il giovane artigiano trentino, Roberto Conci, che era stato ricoverato in condizioni molto gravi all'ospedale di Trieste, in seguito a un infortunio sul lavoro.
Conci, elettricista di 46 anni, residente a Fraveggio (comune di Vallelaghi) è caduto da una scala durante un intervento di manutenzione al poligono di tiro dei carabinieri a Gorizia. L'incidente risale allo scorso 17 gennaio, e da allora l’uomo era ricoverato in Rianimazione: constata la morte cerebrale, i familiari hanno acconsentito alla donazione degli organi.
Roberto Conci aveva riportato, in particolare, un grave trauma cranico facciale e dopo un primo ricovero all'ospedale di Gorizia, era stato trasferito a quello di Trieste, data l'entità delle lesioni.
A Trieste erano giunti dalla valle dei Laghi i familiari, in particolare la moglie Tiziana e il fratello Marco. Roberto Conci e la moglie hanno due figli, di sette e di tredici anni.
La notizia del grave incidente ha scosso l'intera comunità locale, che si è stretta alla famiglia, nel dolore, e nel lutto di queste ore.
L’unità Uopsal della sicurezza sul lavoro ha aperto un’inchiesta, ordinata dalla Procura della Repubblica.