Gerosa, circolare alle scuole: “Niente compiti agli studenti durante le vacanze”
L’assessora provinciale all’Istruzione scrive ai dirigenti: “È giusto che possano staccare e dedicarsi alla socialità, allo sport e, perché no?, anche all’ozio”. E parla dei debiti formativi da riformare: “Inefficaci”
TRENTO. Ieri, 31 gennaio, c’è stato un incontro fra l'assessora all'istruzione della provincia di Trento, Francesca Gerosa, e la Consulta degli studenti. E’ in questo frangente che l’assessora ha espresso la sua richiesta che gli insegnanti non assegnino compiti durante le vacanze di Carnevale, lasciando liberi gli studenti di “disconnettersi” per qualche giorno. Gerosa, infatti, invierà in questi giorni una circolare ai dirigenti scolastici dove inviterà espressamente a seguire la sua linea durante le imminenti vacanze di Carnevale (che sono in calendario con qualche differenza fra una scuola e l'altra, ma indicativamente dall'8 al 13 febbraio).
“Siete costantemente collegati, anche solo psicologicamente, al mondo della scuola. - ha spiegato la vicepresidente - Il registro elettronico e gli altri strumenti informatici di supporto sono importanti, ma credo vadano resi meno pervasivi rispetto alla vostra vita, affinché possiate strutturare autonomamente il lavoro in agenda e sviluppare adeguate capacità organizzative. lo studio è importante, ma dovete poterlo programmare per dedicarvi agli amici e alle amiche, ai vostri hobby, allo sport e, perché no, anche all’ozio. Così potrete vivere gli anni più belli della vostra vita con impegno ma anche con la necessaria serenità”.
Durante l’incontro sono stati però toccati anche altri temi, come una possibile riforma dei debiti formativi senza tornare al vecchio sistema degli esami a settembre. "Il sistema dei debiti è a mio avviso inefficace - ha spiegato Gerosa - e il vecchio sistema comportava un aggravio sia economico che di tempo per le famiglie, oltre a creare disuguaglianze”.
L’assessora ha parlato anche dei corsi sulle pari opportunità dichiarando: “Dobbiamo togliere i termini più divisivi e concentrarci sul rispetto verso gli altri a 360 gradi e sulla valorizzazione di se stessi”.