Trento applaude il presidente Sergio Mattarella: «I volontari sono i campioni di umanità»
Il discorso integrale del Capo dello Stato, che ha richiamato i valori fondanti della solidarietà nonché pietre miliari della Costituzione, intrecciati alle vite di coloro i quali hanno dedicato la propria alla società, da Alcide De Gasperi ad Antonio Megalizzi. Ribadita anche la necessità di pace
GLI INTERVENTI Inaugurato l’anno magico del volontariato trentino
IL CORO Inno d'Italia e Inno d'Europa con SAT e SOSAT
TRENTO. «Il volontariato è esso stesso generativo di un pensiero, espressione di una scelta. La scelta a favore degli esseri umani, di ogni essere umano. Per questo i volontari possono essere definiti campioni di umanità. La solidarietà, per altro, è una pietra angolare degli ordinamenti» ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'inaugurazione ufficiale di «Trento capitale europea e italiana del volontariato 2024».
«Le insufficienze dell'Europa, le carenze che vanno a scapito dei cittadini, dipendono il più delle volte proprio da un difetto di solidarietà. Aveva coscienza di questo il giovane Antonio Megalizzi, e per questo aveva fatto dell'Europa la sua vocazione, il suo orizzonte ideale. Il volontariato nasce in una sfera personale e comunitaria che precede le istituzioni. La prima forma di organizzazione di ogni società si basa sulla volontà di unirsi per obiettivi comuni» ha aggiunto.
«La nostra Costituzione la riconosce come presupposto di uno sviluppo davvero civile. Eloquente, a questo proposito, l'articolo 2, che dispone che la Repubblica "riconosce e garantisce" i diritti inviolabili dell'uomo, sia dei singoli sia delle formazioni sociali, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. L'Europa - ha proseguito il Capo dello Stato - è espressione di solidarietà: anzitutto fra i nemici delle due guerre mondiali che, con coraggio, hanno dato spazio ai valori della convivenza e dell'incontro, non a caso con un protagonista di Trento, Alcide De Gasperi. Far crescere la solidarietà in Europa (in ogni direzione) vuol dire far crescere l'Europa e i popoli che la abitano. Ne abbiamo misurato l'importanza durante la pandemia del Covid».
«Trento - ha evidenziato la prima carica dello Stato - è ora Capitale europea e italiana del volontariato. Un riconoscimento alla cultura della sua gente, alle esperienze attuali di solidarietà e partecipazione che continuano a sostenere la crescita della comunità. Essere Capitale è anche una grande occasione di incontro, di ricerca in comune, di riflessione e conoscenza. L'opportunità di mettere in rilievo buone pratiche, come quelle qui rappresentate. Oggi, e a livello europeo, Trento si vede riconosciuta quale grande potenza della solidarietà, valore alla base del volontariato. Il volontariato è risorsa tra le più preziose di una società».
«L'Italia, per nostra fortuna, è ricca di volontari e di associazioni che raccolgono e organizzano queste energie civili. Il volontariato esprime una visione del mondo - ha notato - quella della indivisibilità della condizione umana. Il famoso "I care", "mi riguarda", fatto proprio da don Milani e da Martin Luther King. Una visione che pone in primo piano la persona, l'integralità della sua vita, il suo pieno diritto a essere parte attiva della comunità. Per questo valorizza le relazioni tra persone, il dialogo, l'amicizia. Un impegno che, nei piccoli ambiti, immerge le mani ogni giorno nei problemi e negli affanni concreti e, tuttavia, porta a pensare in grande perché sa che ognuno contribuisce al cammino di tutti. La solidarietà è un moto che parte dalle coscienze. Abbiamo bisogno di solidarietà, di esprimerla e di riceverla, per sentirci parte di una comunità e della sua storia che va avanti».
«L'Europa, quasi ottanta anni addietro, è risorta nella pace. Le azioni dei volontari ci parlano di pace - ha detto in conclusione - Il mondo si cambia anche partendo dai piccoli passi che riempiono il nostro quotidiano. E' una responsabilità che riguarda ciascuno di noi. L'augurio a Trento e alle migliaia di volontari che animeranno la Capitale europea è che la vostra e la loro energia siano contagiose e si propaghino. Tra i giovani anzitutto, che sono presente e futuro. Per tutti. Perché non è mai troppo tardi per cominciare, o ricominciare».