Bufera in Fratelli d’Italia, Ambrosi sulla sospensione: «Il mio impegno? Si rafforza, auspico in una candidatura unitaria»
La deputata: «La mia disponibilità sia per tale ruolo sia per contribuire ad una scelta di alto profilo, che possa rappresentare le potenzialità di un partito in grado di essere il primo in Trentino come merita la leadership di Meloni». L’ex Fdi, Cia: «Roma tira i fili e penalizza il territorio»
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TRENTO. «Il mio impegno in Fratelli d’Italia rimane e anzi continua con ancora maggiore entusiasmo e determinazione». A scriverlo nero su bianco è Alessia Ambrosi, deputata del partito meloniano sospesa dalla sezione trentina
«Due settimane passano in fretta, non passa invece e anzi si rafforza il mio spirito a operare per il bene del partito e della comunità trentina tutta. Ringrazio nuovamente le tante iscritte e i tanti iscritti per la loro crescente fiducia, un sostegno che per dimensioni ed entusiasmo mi colpisce e mi onora ogni giorno di più e mi spinge ad andare avanti nel solco dei valori in cui crediamo. Il patrimonio più importante per tutte e tutti noi è adesso lo svolgimento il più possibile sereno del congresso provinciale trentino, nel quale è giusto tutti siano e si sentano rappresentati».
«Lo dico non solo come unica donna candidata in tutta Italia ma soprattutto come militante appassionata e genuina. Mi auguro che si giunga quindi ad una candidatura unitaria nel clima di massima partecipazione e di condivisione, in tal senso ho manifestato la mia piena disponibilità sia a farmi carico dell'impegno sia a contribuire ad una scelta di alto profilo, altrettanto rappresentativa che possa rappresentare le migliore potenzialità di un partito che può tornare ad essere il primo anche in Trentino come merita la leadership di Giorgia Meloni».
«La scorrettezza di certi comportamenti rappresenta il segnale più evidente della mancanza di consenso e rispetto reciproco» ha scritto invece Claudio Cia, consigliere provinciale del Gruppo misto, ex Fratelli d'Italia - il prossimo congresso di Fratelli d'Italia del Trentino, sebbene convocato in fretta e furia, rimaneva un'opportunità cruciale per il confronto e il rinnovamento. Tuttavia, si è trasformato in modo sorprendente nella rappresentazione plastica di come il partito viene gestito a livello locale dal suo commissario».
E, in merito alla sospensione di Ambrosi, ha osservato: «Sembra essere il tentativo disperato di eliminare una figura politica forte all'interno del partito, contribuendo ad alimentare ulteriormente le divisioni interne. Questo episodio mette in luce, se ce ne fosse ancora bisogno, come tutti i fili sembra siano tirati da Roma, a discapito dell'Autonomia e delle persone sul territorio».