La tragedia sul lavoro a Firenze, Cgil e Uil chiamano allo sciopero mercoledì 21 febbraio
Dopo il crollo in un cantiere che ha causato almeno tre morti, due dispersi e tre feriti, i sindacati di edili e metalmeccanici dichiarano due ore di sciopero nazionale e invitano tutte le altre categorie a mobilitasrsi. Sotto accusa, fra l'altro, il sistema dei subappalti che riduce la sicurezza. Dure critiche a Roma: "Il governo Meloni è latitante"
IL DRAMMA Firenze, crollo in un cantiere edile: tre morti, tre feriti e due dispersi
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I DATI Nel 2022 in Trentino oltre ottomila infortuni sul lavoro, 14 le vittime
ROMA. Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici - Fillea-Cgil, Feneal-Uil, Fiom-Cgil e Uilm-Uil - dichiarano due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio. E invitano tutte le altre categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. Questa la decisione assunta dai due sindacati dopo il crollo nel cantiere a Firenze, "l'ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro".
La tragedia ha causato tre morti, tre feriti e due dispersi tuttora cercati sotto le macerie da squadre di vigili del fuoco.
"Il crollo avvenuto nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze è l'ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro, di cui ancora a ore di distanza non è chiara la dimensione. È sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato, produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone", affermano Cgil e Uil.
Nell'esprimere "totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio", affermano i due sindacati sostenendo che "il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell'attenzione politica per mettere in atto soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. A oggi, in questo, il governo Meloni è latitante".
L'impresa esecutrice dei lavori nel cantiere di Firenze di via Mariti, dove c'è stato il crollo con vittime e feriti, risulta l'Aep Attività Edilizie Pavesi srl, con sede a Pieve del Cairo (Pavia), tuttavia, secondo quanto appreso a soprattutto quello che è grave è che non siamo capaci di rispettare norme e mezzi di protezioneda fonte sindacale la costruzione del nuovo supermercato Esselunga sta impegnando oltre 30 aziende in subappalto.
La società committente dei lavori risulta La Villalta spa, Immobiliare di investimento e sviluppo, con sede a Milano. Come si può ricavare dal cartello esposto ai limiti del cantiere, i tecnici che si occupano dei lavori sono numerosi professionisti, in prevalenza dell'area fiorentina. La direzione dei lavori è dello studio Gurrieri Associati di Firenze. La progettazione architettonica è dell'architetto Fabio Nonis di Milano.
"Stamattina stavo camminando per andare verso la tramvia, quando ho sentito un boato e delle urla impressionanti provenienti dal cantiere e da alcune persone affacciate alle finestre. Le urla mi sono rimaste impresse", è la testimonianza di una signora che abita nelle vicinanze del cantiere, teatro del crollo avvenuto stamattina. "Dopo il boato mi sono avvicinata alla rete - continua la signora - e ho chiesto a degli operai lì vicino cosa fosse successo, loro, disperati, mi hanno detto che degli operai erano rimasti sotto il crollo. Poco dopo ho iniziato a sentire le sirene e hanno iniziato ad arrivare i soccorsi".
"Quanto vale la vita di un lavoratore e quanto siamo disposti ad accettare che intere famiglie piangano e si trovino in gravi difficoltà a causa della mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, quella che dovrebbe essere costituzionalmente garantita?" Lo afferma il presidente dell'Anmil, Zoello Forni sull'incidente.
"Morire sul lavoro ancora oggi è inaccettabile e vergognoso - dichiara la vice presidente della Fondazione Anmil 'Sosteniamoli Subito' Paola Batignani, vedova di Alessandro Rosi, morto nel 2019 nel capannone di un'acciaieria di Cremona in cui era stato allestito un cantiere per lavori di manutenzione e rimasto schiacciato da una trave - ma soprattutto quello che è grave è che non siamo capaci di rispettare norme e mezzi di protezione che potrebbero salvare la vita di centinaia di lavoratori, lasciando invece che imprenditori senza scrupoli non ci rimettano nulla e la loro responsabilità finisca con un patteggiamento e nessuno paghi veramente per questa morti ingiuste ed evitabili".
"Con i nostri 250.000 iscritti lanceremo subito un appello a tutti gli italiani, affinché di questi problemi non si parli solo in qualche breve spazio di cronaca o raccontando in modo ripetitivo di alcuni casi singoli, come se fossero accadimenti straordinari e non i numeri di una strage quotidiana che vede contare almeno 4 morti al giorno", conclude Forni.