Summit del G7 sull’intelligenza artificiale: il 15 marzo Trento sarà una città blindata
Presenti diversi ministri all’Innovazione. Imponente il dispositivo di sicurezza al quale si sta lavorando, con centinaia di uomini che presidieranno il centro storico fin dal giorno prima, con controlli intensificati lungo strade, autostrade e ferrovia già dall’inizio della settimana
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TRENTO. Segnatevi la data: 15 marzo. Le Idi romane, le AIdi trentine: è questa la data scelta per il summit del G7 sull’intelligenza artificiale che riunirà nel capoluogo i ministri con delega all’innovazione di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, oltre a rappresentanti dell’Unione Europea. L'Italia sarà rappresentata dal sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, Alessio Butti, che ha anche la delega specifica per l'intelligenza artificiale.
Ad annunciarlo è stato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, nei giorni scorsi. Tutto molto bello, ma preparatevi a una giornata campale, con disagi molto analogici: città blindata, strade chiuse, divieti. Le delegazioni ministeriali, infatti, non si incontreranno unicamente al palazzo della Provincia come era stato ipotizzato nelle settimane scorse dopo una prima serie di sopralluoghi da parte dei funzionari della Presidenza del Consiglio, eventualità che avrebbe permesso di “blindare” unicamente la zona di piazza Dante.
Incontri e confronti si terranno anche tra palazzo Thun e palazzo Geremia, con il dispositivo di sicurezza - a cui sta lavorando in questi giorni la questura assieme al commissariato del governo, ai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine e di Comune e Provincia - che dovrà dunque coinvolgere una buona fetta di centro storico e strade limitrofe. Siamo solo alla fase di studio di ciò che sarà disposto tra un mese, ma non è difficile ipotizzare che tutta la zona compresa tra via Dogana, via Pozzo, Portèla, via Prepositura, via Rosmini, via Prati, piazza Duomo, via Belenzani, via Alfieri, via Vanetti e via Romagnosi (e tutto ciò che si trova all’interno) sarà temporaneamente off limits. Imponente il dispositivo di sicurezza al quale si sta lavorando, con centinaia di uomini che presidieranno il centro storico fin dal giorno prima, con controlli intensificati lungo strade, autostrade e ferrovia già dall’inizio della settimana.
La sede di Trento è stata scelta non a caso: non solo per la presenza di un polo scientifico di prim’ordine riconosciuto a livello internazionale ma anche per questioni logistiche: nei due giorni precedenti, a Verona, nell’ambito della presidenza italiana del G7 verrà organizzato un incontro con i ministri dell’industria nel quale si discuterà anche di politiche e tecnologie dedicate allo spazio.
Si tratterà del primo dei venti incontri in agenda per quel che riguarda i summit ministeriali previsti dalla presidenza italiana, con Trento che rappresenterà il secondo tassello di un percorso che proseguirà poi con incontri a Milano per discutere di trasporti (11-12-13 aprile), a Capri per il summit dei ministri degli Esteri (17-18-19 aprile).
A Trento il vertice si pone l’obiettivo «di arrivare a un’armonizzazione delle legislazioni dei sette paesi del G7 sull’intelligenza artificiale, riprendendo il lavoro fatto lo scorso anno a Hiroshima dove sono stati fissati principi guida e un codice di condotta internazionale per gli sviluppatori di AI», ha spiegato il ministro Urso.