Cisl e Uil chiedono alla Provincia un tavolo sulle Rsa: «Il Trentino deve sviluppare soluzioni all’avanguardia»
Drammatica carenza di personale, liste d’attesa “impossibili” e una situazione demografica sempre più sbilanciata: l’appello per fare fronte al problema in vista della prossima ondata di pensionamenti
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TRENTO. Cisl e Uil del Trentino chiedono alla politica di istituire un tavolo permanente sulle Rsa per riflettere sulla situazione del Trentino a 360 gradi.
«Il rischio - avvertono in una nota - è di farsi trovare impreparati nell'affrontare le ripercussioni della prossima onda di pensionamenti nelle Apsp e nei comparti pubblici. Una carenza, strutturale, del personale, specialmente dei professionisti della cura, infermieri ed oss, che rischia di aggravarsi per l'assenza di politiche per rendere attrattivo il lavoro in Rsa e per incentivare l'arrivo di nuovo personale».
La dinamica è nazionale, riconoscono Giuseppe Pallanch (Cisl Fp), Cindy Gallizzi (Apsp Cisl Fp), Andrea Bassetti (Uil Fpl enti locali) e Elena Aichner (Apsp Uil Fpl enti locali). «Ma il Trentino - sostengono i sindacati - con la sua autonomia e capacità di gestione non può semplicemente osservare. È il tempo di trovare una nuova strada, investire sul futuro e avere il coraggio di sviluppare soluzioni all'avanguardia per restare un punto di riferimento in Italia».