Concertini nei bar, confronto con il Questore degli esercenti di Rovereto: in arrivo la semplificazione
Scia, Siae, inquinamento acustico e permessi: il dirigente della Polizia amministrativa della Provincia annuncia una nuova circolare «meno restrittiva»
PROBLEMI Burocrazia assurda, i locali mollano
ESERCENTI Peterlana: insostenibile accanimento burocratico sui bar
ROVERETO Multa al bar Piazzetta per la musica
TRENTO I titolari dei locali Scaletta e Matrix contro il sindaco
ROVERETO. Dopo le polemiche, serviva fermarsi un attimo e fare chiarezza. Ed è quello che è successo ieri nella sala conferenze della Caritro in piazza Rosmini. Ad organizzare l'incontro (il primo perché il "format" verrà portato anche in altre realtà provinciali) l'Unione Commercio e Turismo che ha inviato i suoi soci a confrontarsi con Provincia e forze dell'ordine.
Il tema? La musica nei locali. Concerti, dj set che hanno portato a lamentele (non sempre giustificate) da parte dei residenti e multe per il mancato rispetto delle regole per gli esercenti. Una situazione da gestire, insomma, e il confronto di ieri pare esser stato un buon punto di partenza. Con gli esercenti che hanno ascoltato il questore Maurizio Improta, la dirigente del Commissariato di Rovereto, Ilva Orsingher, il comandante della polizia locale Emanuele Ruaro, il dirigente della polizia amministrativa provinciale Marzio Maccani e la dirigente del servizio sostenibilità e qualità del vivere urbano del Comune di Rovereto Simonetta Festa. Assieme a loro l'agente Siae per la zona di Rovereto e Vallagarina e Mila Bertoldi, funzionaria esperta dell'ufficio legislativo Confcommercio Trentino.
Tante informazioni, tante domande e anche una lieta novella che è arrivata da Maccani. «Ha spiegato - commenta il presidente di Confcommercio, Marco Fontanari - che arriverà una circolare che semplificherà gli adempimenti burocratici per chi vuole organizzare un intrattenimento musicale. Il clima è stato molto positivo ed è stato importante incontrarsi e parlarsi. Perché è necessario trovare una mediazione. In centro storico si vive e si lavora e i dati lo dicono in maniera chiara: a fronte di una migrazione dei negozi verso altre zone, sono i locali pubblici quelli che aumentano di numero in centro. Ed è quindi necessario muoversi sì nel perimetro delle regole ma anche in quello del buon senso. Per trovare il giusto modo per convivere e per farlo bene. Da non dimenticare che bar, ristoranti vissuti sono un presidio di sicurezza ma bisogna trovare la strada giusta per star tutti bene».
Se il richiamo al buon senso di Fontanari deve trovare risposta in ogni associato, quello alle regole ha trovato risposte nelle parole dei dirigenti e in quelle delle forze dell'ordine. «È stato un momento di riflessione sulle nostre attività e quelle dei pubblici esercizi per cercare un punto di sintesi per fare il modo che le attività commerciali non subiscono rallentamenti ma che anche la comunità non subisca danni. In particolare penso all'inquinamento acustico».