Febbraio da record atmosferici: quasi quattro gradi più caldo della media
La pioggia e la neve in quota, previste per il weekend, sono passeggere. L’inverno è già finito ed è stato il più mite dall’inizio delle rilevazioni meteo. Ecco i dati
LAGHI L'altalena del Garda, ora è troppo pieno
TRENTO. Il febbraio 2024 rimarrà negli annali per le temperature da record: mai infatti si era rilevato un febbraio così mite in Trentino, ma la vera notizia è forse l'enorme distacco rispetto ai primati precedenti. Un nuovo clima, in pratica. E a dispetto del meteo che, in questi giorni, propone neve a volontà, Non c'è una stazione del Trentino dove il febbraio del 2024 non risulti il più caldo e visto il trend, è probabile si possa trattare solo di un altro passo verso un pianeta più caldo.
Un febbraio "monstre" infatti non solo in Trentino, ma pure in Alto Adige, in Svizzera (con dati dal 1864) e in Austria, con 257 anni di rilevazioni termometriche in archivio. A nord del Brennero il mese ha chiuso persino oltre la norma di marzo.
Qualche numero aiuta a comprendere l'escalation, che si palesa, come è normale quando si parla di clima, con "salti" irregolari. L'inverno 23/2024 (che per i meteorologi si è concluso proprio ieri) è paradigmatico perché si piazza, tanto per cambiare, al primo posto in Trentino da quando si rilevano dati, cioè da più di un secolo. All'osservatorio di Trento Laste la media di febbraio è stata di +8,2 C° contro un valore normale (1981-2010) di +4.3 C°. Un'anomalia straordinaria di 3,9 C°, quindi, che fa il paio con i 3,5° registrati a Bolzano (anche qui record, con dati dal 1850).
Sebastiano Carpentari, dottorando del gruppo di Fisica dell'Atmosfera a Trento, spiega: «A Calliano, con dati dal 1983, febbraio ha visto 8 giorni con nuovi record storici di temperatura minima e 4 di massima. 10 giorni su 29 sono definibili come ondata di calore, essendo stati superiori per temperature al 90esimo percentile storico».
L'appassionato Ivano Versini rileva le temperature ad Arco da quarant'anni: «Nessuna gelata, successe solo nel 2014; la media di questo febbraio però è record, +8.2° contro i +4.7° della norma 1992-2021, uno scarto di 3,5°».
Uno stillicidio di picchi che prosegue in altre zone del Trentino. A Costa di Folgaria abbiamo sentito Alessandro Cuel e Alessandro Toller: «Anche qui record, con 3° di scarto dalla media. Solo 11 le gelate (siamo a 1200 metri, ndr), la statistica degli ultimi dieci anni era di 23. Un cenno va poi alle piogge: caduti nel mese 240 millimetri, è il secondo febbraio più piovoso dopo il 2014. La media degli ultimi trent'anni sarebbe di appena 60 millimetri».
Da Lavis conferma Alberto Longhi: «Anche qui febbraio più caldo di sempre con appena 3 gelate e al secondo posto per piogge dopo il 2014» mentre Flavio Toni di Trento Sud appunta una curiosità, la temperatura di rugiada oltre i 10°, un inedito, che rappresenta il contenuto di calore e umidità dell'aria.
Proprio la pioggia, e la neve in quota, possono far pensare che tutto sommato in Trentino l'inverno ci sia ancora. Ma con un distinguo: in un clima più caldo le precipitazioni sono più intense, ma la quota dello zero termico aumenta. Ieri sera, per fare un esempio, pioveva a Madonna di Campiglio e in Paganella. I 72 centimetri di neve arrivati alle Viote martedì ieri si erano già ridotti a 31. I prossimi giorni vedranno ancora piogge e neve, ma non a quote basse.
Meteotrentino prevede per oggi: «coperto con precipitazioni moderate, quota neve tra 1300 e 1600 metri» e per domani «variabile con possibilità di alcune deboli precipitazioni». E prosegue: «Domenica nubi in aumento e precipitazioni diffuse; quota neve oltre i 1200 metri ma in aumento lunedì. Fenomeni in esaurimento lunedì nel pomeriggio». Da martedì ci sarà un miglioramento, probabilmente duraturo.