Intesa a livello europeo: le multe prese all’estero si dovranno sempre pagare
Il 40% degli automobilisti che commettono infrazioni stradali in un Paese diverso da quello di residenza resta impunito. A Bruxelles raggiunta una prima intesa per combattere questo fenomeno: non solo multe per eccesso di velocità e guida in stato di ebbrezza ma anche per parcheggi vietati, ingresso in ztl e sorpassi pericolosi
BRUXELLES. Consiglio e Parlamento Ue hanno raggiunto una prima intesa per combattere il fenomeno dell'impunità degli automobilisti che commettono infrazioni stradali in un Paese diverso da quello di residenza e quindi alla guida di un veicolo con targa straniera. Lo hanno reso noto le due istituzioni Ue. Per prevenire la guida spericolata all'estero - secondo quanto si legge in una nota dell'Europarlamento - le norme aggiornate amplieranno l'elenco delle infrazioni al codice della strada commesse da conducenti non residenti che fanno scattare l'assistenza transfrontaliera e che possono comportare una multa per i conducenti pericolosi.
Oltre all'eccesso di velocità, alla guida in stato di ebbrezza o al mancato arresto a un semaforo rosso, saranno perseguiti gli automobilisti responsabili di infrazioni come i parcheggi in zone vietate, i sorpassi pericolosi, l'omissione di soccorso, l'ingresso in aree a traffico limitato.
Attualmente, ricorda la nota dell'Eurocamera, circa il 40% delle infrazioni cosiddette transnazionali resta impunito. L'intesa raggiunta tra Consiglio e Parlamento aggiorna e integra la direttiva del 2015 sullo scambio di informazioni tra le autorità nazionali e dovrà ora essere formalmente approvata da ciascuna delle due istituzioni Ue.