Morte di Luca Moser, raccolta fondi per la moglie e i cinque figli, promossa dalla Val di Cembra volley
Il quarantatreenne era contitolare della ditta Inox System, è stato trovato morto nel garage di casa: ora scatta la gara di solidarietà
GIOVO. Per lodevole iniziativa della società sportiva Val di Cembra Volley, è stata aperta una raccolta fondi a favore della famiglia di Luca Moser (foto), il 43enne di Maso Spiazzol, nel Comune di Giovo, scomparso improvvisamente nei giorni scorsi dopo essere stato colpito da malore. L'auspicio è davvero che in molti aderiscano all'invito di sostenere anche economicamente la famiglia Moser, ed in particolare la moglie di Luca, Sabrina, a cui ora toccherà il non facile compito di crescere cinque figli rimasti orfani del padre.
La raccolta fondi si concluderà il prossimo 30 aprile e chi vorrà versare una somma per questa giusta causa potrà farlo con bonifico al seguente iban IT 80 M 08304 05592 000073781098 intestato all'Asd Val di Cembra Volley.
A trovare Luca privo di sensi in garage, domenica sera, era stata proprio la moglie Sabrina ed ogni tentativo di rianimarlo da parte dei soccorritori, purtroppo, si è rivelato inutile. Luca Moser assieme ai fratelli Riccardo e Alessandro Dalvit lavorava nella società Inox System Trento, che produce cisterne e serbatoi soprattutto per l’impiego in campo vitivinicolo e di trasformazione della frutta ed è stato proprio di uno dei soci contitolari, Alessandro Dalvit, il ricordo commosso del quarantatreenne consegnato qualche giorno fa al giornale: «Quando abbiamo saputo della sua scomparsa siamo rimasti senza parole. Un lutto improvviso che ci ha privati di un compagno di strada ma soprattutto di un amico prezioso, con cui condividevamo molto più del solo impegno lavorativo. Ora non possiamo che stringerci ai suoi familiari, con il pensiero rivolto soprattutto ai suoi cinque giovanissimi figli».
Grande il dolore anche del sindaco di Giovo Vittorio Stonfer: «Era una persona stimata da tutti, che tutti conoscevamo e che si è sempre fatta ben volere. La sua morte è un dramma per tutti noi e soprattutto per la sua famiglia». Martedì si sono svolti i funerali. Ora chi vorrà aiutare anche concretamente la signora Sabrina e i figli Evelin, Anastasia, Desi, Ilari e Alan ha lo strumento giusto per farlo. Basterà metterci solo un po' di cuore.