Sindacati contro il presidente della Giunta provinciale: “Sui migranti approccio ideologico di Fugatti”
Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, commentano la risposta del governatore ad un'interrogazione consiliare sul tema: "Evidentemente questo esecutivo non considera neppure il fatto che integrare i migranti rappresenta una grande opportunità per rendere il Trentino sempre più aperto al mondo e così dare risposta alle esigenze di manodopera di agricoltura, industria e turismo”
COMUNE "No al centro rimpatri a Spini di Gardolo"
IMMIGRATI 865 milioni di euro di redditi
IANESELLI “Si lasciano le persone sotto i ponti. Deve imparare da Zaia”
TRENTO. "La miope ostinazione con cui il presidente Maurizio Fugatti continua a negare l'opportunità e la maggiore efficacia, sotto tutti i punti di vista, di un sistema di accoglienza diffusa è la conferma che questa maggioranza di centrodestra, coerentemente, ha un approccio del tutto ideologico e privo del benché minimo pragmatismo. Infatti non ha nessuna intenzione di considerare i migranti sul nostro territorio un'opportunità per rafforzare il Trentino, oltre che per rendere il nostro territorio davvero solidale".
Così i segretari di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, in merito alla risposta di Fugatti ad un'interrogazione consiliare sul tema. "Evidentemente questa Giunta non considera neppure il fatto che integrare i migranti rappresenta una grande opportunità per rendere il Trentino sempre più aperto al mondo e così dare risposta alle esigenze di manodopera di agricoltura, industria e turismo", affermano i segretari, insistendo sul sistema di accoglienza diffuso.
"Nell'accordo del governo sudtirolese si legge chiaramente che in Alto Adige si punta ad una distribuzione territoriale più equa delle persone che hanno bisogno di sostegno con il coinvolgimento delle comunità comprensoriali e in collaborazione con i comuni. Ecco quindi che il modello Zaia dunque non è un caso isolato, è più probabilmente la concretezza che prende il posto della propaganda", concludono i tre segretari.