Ferrovia della Valsugana chiusa per un anno, praticamente tutto il 2025, ma nel 2026 sarà completamente "elettrica"
Coppola interroga, Fugatti risponde, il «cronoprogramma» di Rfi per il cantiere. In arrivo dieci nuovi treni, «obiettivo trasportare il 17% del traffico dei pendolari (oggi solo il 7%)». Ma per anni capolinea a Pergine se si interra la linea a Trento città con «SuperTrento»
TRENI Le prove per un convoglio elettrico
ACCORDO Ok all'interramento della ferrovia e della stazione a Trento
TRENTO. La consigliera provinciale dei Verdi, Lucia Coppola, aveva interrogato il presidente Fugatti per sapere a che punto siamo con il progetto di elettrificazione della ferrovia della Valsugana, nel tratto Trento-Bassano. E proprio nelle scorse settimane, risponde il presidente Fugatti, dalle ferrovie è arrivato il cronoprogramma. Con due notizie: la ferrovia rimarrà chiusa per lavori per un anno. Ma entro il 2026 sarà completata.
«Con riguardo alla conclusione dei lavori di elettrificazione – spiega il presidente – si comunica che RFI SPA con nota del 2/2/2024 ha trasmesso la Determinazione conclusiva della Conferenza dei Servizi per l'approvazione del progetto definitivo relativo all'intervento di "Elettrificazione della Linea Trento - Bassano del Grappa - Progetto Definitivo del Lotto 1: Tratta Trento - Borgo Valsugana Est", convocata, ai sensi dell'art 53-bis del D.L. 77/2021, convertito, con modificazioni, dalla L. 108/2021 e s.m.i.
Secondo quanto riportato nel programma lavori del progetto definitivo, oggetto di Conferenza dei Servizi, l'attività ha una durata di 635gg naturali e consecutivi, suddivisi in: (i) 180gg per la progettazione esecutiva e la sua approvazione; (ii) 455gg per la realizzazione dei lavori previsti. Si rimane in attesa di ricevere da RFI, come da prescrizioni PAT, in sede di progettazione esecutiva, il cronoprogramma dettagliato con l'indicazione delle date di inizio e fine lavori (in ogni caso RFI ha comunicato che nell'ultima versione di Scenario Tecnico, il periodo di chiusura continuativa sarà di 10 mesi, dal 22 febbraio '25 al 09 dicembre 25). Si ritiene pertanto di confermare che la conclusione dei lavori di elettrificazione della ferrovia della Valsugana avverrà entro la fine dell'anno 2026»
Inoltre, dice il presidente, «fra le prescrizioni per la progettazione esecutiva approvate, la Provincia autonoma di Trento ha richiesto di "meglio quantificare in fase di progettazione esecutiva il miglioramento dell'esercizio ferroviario a seguito dell'intervento di elettrificazione in termini di garanzia dei tempi di percorrenza e ottimizzazione delle frequenze". In attesa, quindi, della conclusione della progettazione dell'intervento, non è ad oggi possibile fornire una quantificazione precisa in termini di tempi di percorrenza e di frequenza. In ogni caso si tratterà di tempi migliorativi rispetto agli esistenti».
Per quanto riguarda la capienza del nuovo materiale rotabile, si comunica che «i nuovi treni in corso di acquisizione e che saranno messi in esercizio entro il 2026 sono di tipologia POP (in numero di 6), treno elettrico con 305 posti a sedere (piu' di 500 carico complessivo compresi i posti in piedi) e Blues (in numero di 4), treno ibrido (funzionante pertanto anche sulla linea non elettrificata) con 306 posti a sedere (piu' di 500 carico complessivo compresi i posti in piedi)».
«L'obiettivo è quello di raddoppiare i passaggi giornalieri: passare da circa 6mila a circa 12mila, anche ad invarianza di offerta; Il prospetto orario ordinario attuale prevede un treno ogni 20 minuti nell'ora di punta; anche se l'elettrificazione non portasse ad una riduzione dei tempi di percorrenza, sicuramente potrà portare a regolarizzare il servizio. Il rinnovo della flotta, poi, ad esito della elettrificazione, porta con sè una potenzialità evidentemente superiore portando ad una offerta di circa 300 posti a sedere per corsa (rispetto ai 150 dei treni Minuetto attuali). Questo permetterà di intercettare circa il 17% del traffico auto giornaliero nella tratta Trento-Pergine Valsugana (che si ricorda essere il terzo centro trentino per popolazione residente). Oggi, su un totale di circa 60mila veicoli giornalieri bidirezionali, la linea ferroviaria intercetta circa il 7% del traffico».
La ferrovia della Valsugana – per Fugatti – «è certamente un'infrastruttura strategica per la Provincia autonoma di Trento, e l'investimento di 60 milioni di euro per l'elettrificazione del Lotto 1 che va da Trento a Borgo Valsugana va certamente nella direzione di incentivare l'utilizzo del mezzo pubblico per gli spostamenti quotidiani di studenti, lavoratori e city users in generale. Per quanto riguarda la componente turistica, invece, sono già attivi sul territorio provinciale strumenti di sensibilizzazione e incentivazione quale ad esempio la guest card che permette, tra gli altri benefit, di usare liberamente i trasporti pubblici in Trentino. L'approssimarsi della conclusione dei lavori potrà certamente comportare la realizzazione di una campagna informativa e di sensibilizzazione all'utilizzo della ferrovia in oggetto».
I lavori previsti per la realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento non limiteranno o modificheranno l'utilizzo della tratta della Valsugana. Tuttavia, potranno invece presentarsi alcune interferenze nella fase di realizzazione degli interventi di cui alla fase 2 del Progetto Integrato ("interramento della linea ferroviaria Verona Brennero tra via Monte Baldo e ex scalo Filzi"), così come previsti dallo schema di Protocollo d'intesa approvato con Deliberazione di Giunta provinciale n.89 del 2 febbraio 2024: in tale circostanza la circolazione sulla linea della Valsugana potrà subire modificazioni temporanee anche prolungate (con probabile attestamento dei treni a Pergine o Villazzano) fino alla conclusione dei lavori di interramento e di realizzazione della stazione ipogea. Tali opere saranno in ogni caso successive al completamento della circonvallazione ferroviaria di Tren-
to. La Provincia sta infine valutando quali iniziative intraprendere per attenuare le difficoltà dei pendo lari della linea della Valsugana».