Soccorso alpino trentino, l'anno scorso è aumentato il numero delle persone aiutate
Nel 2023 sono stati oltre 1.500 gli interventi, nella metà dei casi si trattava di incidenti durante attività di escursionismo a piedi ma sono in aumento i casi riguardanti i ciclisti: ecco tutti i numeri delle azioni che hanno coinvolto in totale 720 soccorritori
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TRENTO. L'anno scorso è aumentato il numero di persone delle quali si è preso cura, in situazioni di emergenza, il Soccorso alpino e speleologico trentino: è intervenuto più di 1.500 volte per prestare soccorso a 1.637 individui. Si conferma il trend di crescita degli infortuni in mountain bike.
Questa mattina sono stati diffusi i dati riguardanti l'attività operativa in provincia di Trento.
«L’attività operativa della nostra organizzazione – spiega il presidente Walter Cainelli – continua a crescere anno dopo anno dal punto di vista numerico. Nel 2023 abbiamo superato la soglia delle 1.500 operazioni di soccorso e abbiamo portato aiuto a 186 persone in più rispetto al 2022. Il picco di interventi continua a presentarsi nel corso dei mesi estivi, da giugno a settembre. È confermata anche la tendenza della crescita degli incidenti in bicicletta; dopo l’escursionismo questa è la seconda attività maggiormente praticata quando le persone si infortunano ormai da cinque anni. Questi numeri ci parlano in particolar modo dell’impegno dei nostri tecnici in tutto il territorio trentino, ma non solo.
Anche nel 2023 il nostro servizio ha collaborato con gli altri enti di Protezione civile per portare soccorso a persone in difficoltà al di fuori dei confini provinciali, come successo in occasione dell’alluvione in Emilia-Romagna, dove il gruppo tecnico forre ha avuto un ruolo importante, o dell’intervento speleologico in Turchia, dove una delegazione trentina ha preso parte al salvataggio internazionale».
Il numero degli interventi
Durante il 2023, il Soccorso alpino e speleologico trentino ha operato su 1.549 interventi, portando soccorso a 1.637 persone. I dati comprendono sia i soccorsi svolti in ambiente montano, ipogeo e impervio (legati alle attività praticate quali, ad esempio, escursionismo, alpinismo, vie ferrate, parapendio, scialpinismo, scalate su roccia e cascate di ghiaccio), sia i soccorsi per altre tipologie d’incidenti, verificatisi in luoghi impervi o dove richiesto un intervento di tipo tecnico e/o tecnico/sanitario, per i quali la Centrale Operativa 112 Trentino Emergenza ha ritenuto indispensabile l’intervento del Soccorso alpino, in collaborazione con gli altri enti di Protezione civile (es. taglio legna nei boschi, incidenti stradali, cantieri in quota, ambienti rurali, eventi di protezione civile ecc.). Rispetto al 2022 sono state soccorse 186 persone in più.
Le attività svolte al momento della richiesta di soccorso
Nella graduatoria delle attività svolte dalle persone per le quali è stato necessario l'intervento del Soccorso alpino e speleologico trentino la più rilevante, come ogni anno, è l'escursionismo con il 51,6% (845 persone soccorse rispetto alle 749 nel 2022). Seguono la mountain bike con il 14,9% (244 persone soccorse rispetto alle 221 del 2022), l’alpinismo con il 6,8% (112 persone soccorse rispetto alle 105 del 2022), le ferrate con 3,6% (59 persone soccorse rispetto alle 55 del 2022), lo scialpinismo con il 3,1% (51 persone soccorse rispetto alle 35 del 2022, il parapendio con il 3% (33 persone soccorse rispetto alle 25 del 2022), ), incidenti sul lavoro con il 3% (33 persone soccorse rispetto alle 31 del 2022), la ricerca di funghi con l’1,9% (31 persone soccorse rispetto alle 20 del 2022), l’arrampicata sportiva con l’1,8% (29 persone soccorse rispetto alle 23 del 2022).
Le unità cinofile sono state allertate 41 volte ed hanno effettuato 14 interventi di ricerca. La stazione speleologica è stata impiegata in 3 operazioni di soccorso, di cui una in Trentino e una in Lombardia. La stazione ha poi preso parte alla spedizione nazionale per prestare soccorso a uno speleologo americano nella grotta Morca in Turchia. Il gruppo tecnico forre ha portato soccorso a 6 persone in 4 diversi interventi in forra. Inoltre, ha preso parte ad altri 5 interventi in ambiente impervio o di ricerca dove era necessaria una specifica competenza tecnica, tra cui l’operazione di Protezione civile a favore della popolazione colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna.
Le persone soccorse e le cause degli incidenti
Sul totale delle 1.637 persone soccorse, gran parte delle richieste hanno riguardato persone ferite (925), gli illesi sono stati 659, mentre i decessi 45. Sono stati realizzati 81 interventi per persone disperse, di cui 1 mai ritrovata. Nell’82% dei casi si è trattato di persone di nazionalità italiana (1.342), seguiti da tedeschi per l'8,1 (132).
Tra le principali cause d’incidente, le percentuali più alte sono da attribuire nell’ordine alle cadute/scivolate (47,5% con 778 persone soccorse), all’incapacità (12% con 196 persone soccorse; erano 142 nel 2022), ai malori (10,8% con 176 persone soccorse; erano 129 nel 2022), alla perdita dell’orientamento (6,8% con 111 persone soccorse).
Come ogni anno il picco di attività è stato raggiunto nei mesi estivi con 163 interventi a giugno (+14 rispetto al 2022), 335 interventi nel mese di luglio (+34 rispetto al 2022), 408 nel mese di agosto (+56 rispetto al 2022), 199 nel mese di settembre (+42 rispetto al 2022).
Nel 2023 il Soccorso alpino e speleologico trentino ha potuto contare sull'esperienza e la competenza di 720 soccorritori, operativi 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, e organizzati in 33 Stazioni di soccorso territoriali e 1 Stazione speleologica, capillarmente distribuite su tutto il territorio e guidate dai rispettivi capistazione.
Il personale in servizio
Fanno parte dell’associazione 104 Operatori Soccorso Base, 392 Operatori Soccorso Alpino, 10 Unità Cinofile da valanga e ricerca di superficie (con 3 cuccioli in formazione), 98 Tecnici di Soccorso Alpino, 19 Tecnici di Elisoccorso, 46 Istruttori e 9 formatori sanitari, 38 sanitari tra medici e infermieri professionali. Il Cnsas – Servizio provinciale Trentino, inoltre, può contare su 35 operatori abilitati al soccorso in forra e 24 tecnici speleologici. All’interno del Corpo 15 operatori hanno la qualifica di tecnico di centrale operativa (Tco), impiegati nella centrale unica emergenza. Inoltre, sono presenti le figure dei coordinatori operazioni di ticerca (4 persone) e i Tecnici di Ricerca (23 persone).
I tecnici di elisoccorso del Cnsas – Servizio provinciale Trentino operano sugli elicotteri in servizio al nucleo elicotteri della Provincia coprendo tre turni giornalieri, 2 diurni e 1 notturno (dalle ore 20 alle 8). Nel corso dell’agosto del 2023, inoltre, si sono aggiunti 20 turni diurni alla base sperimentale di Cavalese. I tecnici di elisoccorso hanno svolto un totale di 2.765 missioni, di cui 577 sono interventi di soccorso alpino. Gli interventi durante il turno notturno (dalle 20 alle 8) sono stati 554, di cui 54 sono interventi di soccorso alpino.
I tecnici di elisoccorso svolgono turni diurni anche presso la base dell'Aiut Alpin a Pontives: 78 sono state le missioni effettuate nel 2023, di cui 14 sono interventi di soccorso alpino.
I tecnici di centrale operativa, impiegati nella centrale unica emergenza 112, nel 2023 hanno gestito un totale di 1.371 eventi. Questa figura ha coperto turni giornalieri per tutto l’anno 2023 con due diverse tipologie di orario: stagione invernale dalle 9 alle 19 (novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo e aprile) e stagione estiva dalle 8 alle 20 (maggio, giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre).
Le attività di formazione, verifica e mantenimento di tutte le figure operative appartenenti al Cnsas – Servizio provinciale Trentino si sono svolte per un totale di 1.096 appuntamenti.
Diventare soccorritori
Nel corso del 2023 sono 65 le persone che hanno concluso il percorso formativo per diventare operatori soccorso alpino e operatori tecnici sanitari. Di questi, 44 hanno ottenuto la qualifica di operatore soccorso alpino, 9 hanno ottenuto la qualifica di operatore soccorso base e 4 hanno ottenuto la qualifica di operatore tecnico sanitario.
Alle selezioni di ingresso, organizzate per gli aspiranti soci nel mese di ottobre 2023, hanno partecipato 57 persone. Queste persone devono affrontare nel 2024 la selezione parte neve e successivamente il percorso formativo per diventare soci a tutti gli effetti e cominciare a svolgere gli interventi di soccorso nelle stazioni territoriali di competenza.
(foto: Soccorso alpino trentino)