Accoglienza dei migranti, fra Provincia e Croce Rossa finisce in causa legale: piazza Dante non paga, e «resiste»
L’associazione ha vinto la causa in primo grado, ma i fronti di scontro aperti sono anche altri. Come il mancato rispetto delle leggi e bandi da parte dell’ente pubblico
TRENTO. Che tra Croce Rossa e Provincia non scorresse buon sangue era noto da tempo, da quando il comitato di Trento aveva presentato un esposto rivolgendosi alla Corte dei Conti e chiedendo il rispetto delle regole e delle leggi sui bandi per l'accoglienza. Quel fronte è ancora aperto, ma nel frattempo se ne è aperto un altro. Riguarda la gestione dei container per l'accoglienza di persone senza fissa dimora che erano gestiti dalla Croce Rossa in città presso l'Opera Bonomelli.
In questo caso - come si evince da una delibera della Provincia - il problema è di pagamenti. Nel maggio 2023, infatti, la Croce Rossa aveva presentato un ricorso per decreto ingiuntivo contro la Provincia contestando il mancato pagamento di poco più di 42 mila euro, oltre agli interessi maturati al tasso legale dal documento alla data dell'effettivo pagamento. Subito la Provincia si era opposta al ricorso ma nel marzo di quest'anno il Tribunale di Trento ha rigettato l'opposizione contro il decreto ingiuntivo e ha condannato la Provincia al pagamento della somma richiesta dalla Croce Rossa oltre al pagamento delle spese legali.
Vicenda chiusa? No, la Provincia nei giorni scorsi ha deciso di proseguire la battaglia legale e ha dato mandato agli avvocati di impugnare la sentenza davanti alla Corte d'Appello.
Nel 2021, nel periodo post-Covid caratterizzato anche da un aumento delle persone in difficoltà, l'inizio della stagione fredda era stata caratterizzata da un'alta richiesta di posti letto per persone senza fissa dimora. I 200 posti letto messi a disposizione sono risultati ben presto insufficienti e la lista d'attesa aveva portato a trovare soluzioni in tempi rapidi. Così, vicino all'ex opera Bonomelli a Piedicastello, erano stati aperti dei container, in precedenza utilizzati a Marco di Rovereto per ospitare i profughi. Posti letto gestiti dalla Croce Rossa.
La rendicontazione contabile di questa gestione ha creato però uno scontro tra Provincia e l'associazione che dunque ora ha due fronti aperti contro piazza Dante.
L'altro fronte, ricordiamo è quello riguardante l'affidamento della gestione dell'accoglienza dei migranti presso le residenze Fersina, Adige e Brennero. Adducendo una presunta indisponibilità della Croce Rossa a proseguire nella gestione, la Provincia aveva optato per affidare il servizio alla Cooperativa Kaleidoscopio. Croce Rossa ha però sempre negato la sua indisponibilità contestando anche alcune illegittimità.