Sempre più turisti in Trentino: nel 2023 un nuovo aumento, si tratta del miglior risultato del decennio
Meglio anche del 2019, prima del Covid: movimento più concentrato in inverno, bene la val di Sole, Trento, Castrozza e Val di Fassa. Permanenza media di 3,8 notti
TRENTO. Nel 2023 il turismo in Trentino è cresciuto rispetto all'anno precedente, sia per quanto riguarda gli arrivi (+8,4%), sia per quanto riguarda le presenze (+7,7%). L'andamento positivo si rileva sia nel settore alberghiero, che l'anno scorso ha registrato una crescita del 7,8% negli arrivi e dell'8,2% nelle presenze, sia nel settore extralberghiero, che ha visto lievitare del 10,1% gli arrivi e del 6,7% le presenze.
I dati sono contenuti nel rapporto "Il movimento turistico in Trentino. Anno 2023", pubblicato dall'Istituto di statistica della Provincia di Trento (Ispat).
Le presenze turistiche sono cresciute soprattutto in Val di Sole (+14,7%), seguita da Trento, Monte Bondone e Altopiano di Piné (+12,9%), San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi (+11,5%), Val di Fassa (+10,4%) e Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo (+10,4%).
I numeri del 2023 superano anche i valori del 2019 e diventano il miglior risultato dell'ultimo decennio. Rispetto al 2019 l'anno scorso gli arrivi sono cresciuti del 7,3% e le presenze del 3,9%. Nel 2023 si sono registrati più di 19 milioni di pernottamenti, il 70% dei quali nelle strutture alberghiere, con una prevalenza di turisti italiani (57,6%), la cui presenza è in crescita in entrambi i settori (+2,4%) rispetto al 2022.
Per quanto riguarda i turisti stranieri, nel 2023 si è registrato un aumento di pernottamenti del 15,9% rispetto all'anno precedente, tornando così ai livelli pre-Covid.
I valori sono stati in netta ripresa tra gennaio e maggio rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre nel periodo estivo si è rilevato un calo del numero dei pernottamenti, con giugno che ha perso il 2,7% e luglio lo 0,9%.
Agosto, nonostante il calo del 3,8%, si conferma il mese con il più alto numero di presenze. Settembre vede una crescita pari al 3% e i mesi in coda dell'anno evidenziano variazioni molto positive.
Il tasso di occupazione dei posti letto (91.959 quelli disponibili) è stato del 60,3%, con un picco negli alberghi a quattro stelle (72,5%). La permanenza media provinciale si attesta sulle 3,8 notti.