Il commissario Santarelli: il Trentino rimane a rischio infiltrazioni della criminalità organizzata
Il prefetto va in pensione e nella conferenza stampa di fine mandato lancia un nuovo allarme: un territorio ricco attira le mafie che cercano di reinvestire i guadagni illeciti. In calo i reati comuni, ma sono in aumento i furti nelle abitazioni
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TRENTO. "Il Trentino Alto Adige è a rischio di infiltrazione della criminalità organizzata perché è un territorio ricco con investimenti sostanziosi nell'economia e dove le organizzazioni criminali riescono a reinvestire gli ingenti guadagni illeciti.
Lo abbiamo visto a Lona Lases e abbiamo assistito tentativi a Riva del Garda e in altre zone ad alto richiamo turistico.
Bisogna tenere la guardia alta e ricordare che la sicurezza non è competenza esclusività delle forze dell'ordine, ma è responsabilità di tutti".
Così il commissario del governo per la provincia di Trentino, Filippo Santarelli (al centro nella foto), in occasione della conferenza stampa di conclusione del mandato.
"In Trentino - ha detto Santarelli - ho trovato un territorio con un altissimo rispetto delle regole. In un contesto di questo tipo si vive meglio e vi è una alta collaborazione della cittadinanza per la sicurezza di tutti".
Santarelli, originario di Rieti e arrivato a Trento nel maggio del 2023, lascerà l'incarico già con domani, primo giorno di pensione.
Per quanto riguarda l'attività di contrasto della criminalità organizzata effettuata nell'ultimo anno, Santarelli ha ricordato i diversi protocolli siglati negli ultimi mesi e la creazione del tavolo contro le infiltrazioni criminali nel tessuto economico.
Negli ultimi tre anni i dati relativi ai reati commessi in Trentino e nelle principali città della provincia risultano complessivamente in calo costante, ha sottolineato Santarelli nella conferenza stampa di fine mandato. Il dato complessivo sulla criminalità nel primo trimestre del 2024 risulta in diminuzione dell'uno per cento rispetto all'anno precedente.
Crescono invece il numero delle lesioni dolose e dei furti in appartamento.
"Si tratta - ha specificato Santarelli - di aspetti che dimostrano una certa aggressività sul territorio su cui serve fare prevenzione e informazione, in quanto spesso sono vicende legate al disagio socio-economico".
Per quanto riguarda i furti, nell'ultimo trimestre si è registrato un aumento un centinaio di denunce rispetto all'anno precedente, soprattutto nei centri urbani più grandi.
"Su questo tema - ha concluso il prefetto - serve una maggiore attenzione dei cittadini e un coinvolgimento delle comunità. Va implementato il sistema del controllo di vicinato, che spesso riesce a fare prevenzione attraverso la semplice attivazione dei cittadini".
Per quanto riguarda la questione dei minori non accompagnati, Santarelli ha evidenziato, a margine, come serva l'impegno di tutti, sia delle forze dell'ordine, sia della comunità. "Il controllo non manca - ha specificato - ma servono anche misure sociali per garantire l'inserimento sul nostro territorio".
Oggi anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha incontrato il commissario Santarelli, ieri pomeriggio a Palazzo Geremia.
Il primo cittadino ha consegnato all'alto funzionario una targa che raffigura l'Aquila di San Venceslao in metallo dorato traforato con la dedica "Per il suo impegno a favore della nostra città".
"In quest'ultimo anno di professione a Trento, la sinergia tra le due istituzioni - scrive il Comune di Trento in una nota - è sempre stata all'insegna della collaborazione per la sicurezza sul territorio, anche con attenzione alle infiltrazioni della criminalità organizzata.
Il sindaco ha rivolto al commissario i migliori auguri per una serena pensione a nome di tutta la città".