Tragedia sul lavoro, otto indagati per la morte di John Sebastian Floriani
La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: l'inchiesta vuole fare chiarezza su cosa è accaduto al cantiere sul monte Calisio quel tragico pomeriggio del 24 aprile scorso. Ieri l'autopsia, oggi potrebbe arrivare il nulla osta alla sepoltura
LUTTO Dolore immenso per la morte di John Sebastian Floriani
IL DRAMMA John Floriani ha cessato di vivere 10 giorni dopo l'incidente
TRENTINO 8.149 infortuni sul lavoro nel 2023, otto i morti
ITALIA Un'altra strage sul lavoro: cinque operai morti in Sicilia
TRENTO. Sono otto gli indagati per la morte di John Sebastian Floriani, il 26enne precipitato per una trentina di metri nel corso di un intervento di disgaggio sul monte Calisio. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: l'inchiesta vuole fare chiarezza su cosa è accaduto quel tragico pomeriggio del 24 aprile scorso, a partire dagli accertamenti sul rispetto delle misure di sicurezza.
Sono stati iscritti nel registro degli indagati i responsabili della ditta per cui lavorava la vittima, la Unirock di Bolzano: un atto dovuto, per poter partecipare all'accertamento tecnico irripetibile assieme ai consulenti.
Le difese - gli avvocati Giovanni Rambaldi, Roberto Bertuol, Stefano Frizzi, Marco Fusaro e i legali dello Studio Flick - hanno nominato il medico legale Guido Cavagnoli e l'anatomopatologo Mattia Barbareschi.
Ieri mattina la pm Maria Colpani, titolare dell'inchiesta, ha conferito l'incarico dell'esame al dottor Dario Raniero di Verona; l'autopsia si è svolta nel pomeriggio all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove il giovane si è spento dieci giorni dopo la caduta, sabato scorso. L'esito verrà depositato entro 60 giorni. Il nulla osta alla sepoltura arriverà probabilmente nella giornata di oggi, mercoledì 8 maggio.
Intanto la famiglia di John - la mamma Laura, il papà Aldo e il fratello Brayan - e gli amici non riescono a darsi pace per la tragica scomparsa del giovane: il ragazzo era uno scalatore esperto, preparato e prudente.
Da quanto emerge dai primi accertamenti degli ispettori dell'Uopsal, che stanno compiendo verifiche sulla dinamica del tragico infortunio, il giovane non era in parete quando è avvenuto il dramma: sarebbe precipitato per una sessantina di metri dalla sommità, dopo che si era tolto l'imbrago, probabilmente mentre stava raccogliendo l'attrezzatura per sistemarla nel deposito.
John Floriani, cresciuto a Canzolino di Pergine e da qualche tempo residente a Martignano, stava lavorando assieme ad alcuni colleghi per conto della ditta bolzanina Unirock alla messa in sicurezza del versante del Monte Calisio che domina gli abitati di Maderno e Cognola. La mattina dell'incidente John Floriani aveva raggiunto assieme a due colleghi il rifugio Campel, per salire nell'area del cantiere, dove era stata realizzata una struttura temporanea per il deposito del materiale.
Avevano curato la pulizia di una parete rocciosa sulla quale è in programma la posa di reti paramassi, secondo quanto disposto dal committente, il Comune di Trento, nell'ambito della messa in sicurezza del versante.
L'amministrazione comunale ha espresso il proprio cordoglio con una nota divulgata lunedì: «L'auspicio è che si faccia luce al più presto sulle cause dell'incidente anche per evitare che si ripetano altre, inaccettabili tragedie. Alla famiglia e agli amici di John l'abbraccio di tutta la giunta».