Lavoro / Protesta

Muse, il personale in appalto torna in piazza: contestate le condizioni di lavoro

Nel pomeriggio di oggi, giovedì 9 maggio, presidio con la Fp Cgil davanti al museo di Trento, per chiedere nuovamente un miglioramento per chi opera nella struttura ma è dipendente di cooperative esterne

PROTESTA Muse, in rivolta i lavoratori delle cooperative esternalizzati
RISPOSTA La Direzione: «consci della situazione, convocate le parti»
IL NODO Il Muse, museo pubblico con personale esternalizzato

POLEMICA Cgil: "Dietro i successi troppo lavoro sottopagato"

TRENTO. "Pause pranzo inferiori a 30 minuti, a volte anche meno. Messaggi o mail di richieste di turni anche a sera inoltrata. Stipendi ridicoli per chi ha una laurea. Parlare di argomenti complessi nel caos più totale. Non potersi organizzare il tempo libero".

Sono alcuni dei motivi che hanno spinto lavoratrici e i lavoratori in appalto del Muse di Trento a organizzare con Fp Cgil un presidio davanti alla sede del museo.

L'appuntamento, comunica una nota, è nel pomeriggio di oggi, giovedì 9 maggio, dalle 14 alle 17.

Il museo ha esternalizzato una serie di servizi ad alcune cooperative (Coopculture, Socioculturale e Csu). Una quarantina di lavoratori: educatori museali, pilots, mediatori scientifici o custodi.

«Al Muse, di fatto, hanno esternalizzato il malessere dei lavoratori, affidando in appalto servizi essenziali come le attività per il pubblico. Con le conseguenze disastrose che denunciamo da anni: turni di lavoro con poche ore di preavviso, part time involontario, ferie a sorpresa in busta paga, lavoratori con decine di ore negative e livelli retributivi inadeguati sono solo alcune delle azioni che abbiamo contrastato negli anni», aveva affermato il mese scorso la Fp Cgil, in occasione di un'altro momento di mobilitazione.

In merito allo stato di agitazione proclamato dai lavoratori e lavoratrici in appalto, tre settimane fa la direzione del Muse aveva spiegato che «ben prima di questa protesta, il museo, conscio della situazione, si è attivato dialogando con l'appaltatore e con il sindacato per supportare, anche mediante la messa a disposizione di proprio personale strutturato, l'importante lavoro di programmazione turni e aggiornamento del personale. Questo al fine di migliorare significativamente la gestione della turnistica e di conseguenza la qualità del lavoro delle operatrici e degli operatori».

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