Alpini trentini pronti alla sfilata: ecco Campo Trento, un palazzo rimesso a nuovo, per tremila penne nere
Domenica il clou dell’adunata, oggi inaugurata la ex scuola che era abbandonata da anni, ed è diventata il quartier generale trentino. Ma poi verrà rasa al suolo
VIDEO Le interviste con i volontari ed i responsabili a Vicenza
VICENZA. Campo Trento brulica già di penne nere: in vista dell'adunata di domani a Vicenza sono già 2.500 le persone (non solo alpini ma anche amici, familiari, simpatizzanti) che stanno animando la struttura allestita dalla sezione Ana di Trento.
«Le fasi preparatorie sono finite da un paio di giorni - spiega il responsabile del campo, il consigliere sezionale Vincenzo D'Angelo - dato che abbiamo lavorato per giorni rispettando in pieno la tabella di marcia. Siamo qui dal 23 aprile e ogni giorno hanno lavorato dai 15-20 uomini, circa 110 soggetti diversi. C'è chi ha fatto più turni, chi uno, ma è stato fatto un lavoro enorme».
Anche il presidente della sezione, Paolo Frizzi, è già a Vicenza, dove l'evento che annualmente raduna penne nere da tutta Italia e non solo sta entrando nel vivo: «Arriveranno tra i 500 e i 1.000 alpini trentini anche oggi, parlando solo del campo. Per la sfilata di domenica penso che supereremo la cifra di 8.000 rappresentanti, espressione dei nostri 262 gruppi e dei nostri 22.500 iscritti».
Dopo l'apertura, ieri, ai primi consistenti arrivi, la casa degli alpini trentini sarà negli spazi l'ex istituto Baronio e il giardino del complesso dei Saveriani, per anni un'area abbandonata che ora ha cambiato volto, grazie alle penne nere trentine, che hanno messo mano al giardino tagliando l'erba e potando i rami più pericolosi.
«I residenti ci hanno ringraziato - spiega D'Angelo - perché abbiamo ridato vita a quest'area. Abbiamo raccolto di tutto e anche l'area verde era abbandonata da tempo. Abbiamo portato via 6 container di verde e solo nella prima giornata 15-20 quintali di vetri rotti. Ora tutte le aule sono state ripulite, gli impianti elettrici sistemati, così come le docce».
Nel frattempo, gli arrivi proseguono: in bici, anche a piedi, ma soprattutto con auto, camper e pullman. Come quello degli alpini di Bedollo, guidati dal capogruppo Rosario Casagranda. Giovedì mattina sono partiti in una ventina, facendo tappa anche a Bassano, col ponte storicamente simbolico per gli alpini.
Non a caso qui le penne nere di Bedollo hanno cantato "Signore delle Cime" per ricordare tutti gli alpini andati avanti ed in modo particolare Mario Carli e Tullio Tessadri.
Verso sera hanno quindi raggiunto gli amici alpini di Chiampo ( da anni gemellati con il Gruppo di Bedollo) dove si sono fermati per festeggiare assieme, prima di ripartire ieri mattina alla volta proprio di Casa Trento a Vicenza per essere protagonisti e portare tutto il loro orgoglio di essere penne nere all'adunata, assieme a migliaia di altri conterranei, che nella città veneta si stanno già facendo apprezzare e sono pronti a far sfilare il proprio orgoglio alpino.