Vigili del fuoco / I nostri corpi

La discarica in fiamme, le emergenze legate al clima che cambia: vigili del fuoco di Gardolo in prima linea

Il nostro viaggio nel mondo dei volontari trentini prosegue con il corpo guidato da Claudio Berlanda: "Investimenti futuri? Sicuramente non mancheranno mai quelli per la formazione"

EPISODIO 1 Un modello che l'Italia ci invidia
EPISODIO 2 La grande squadra di Pergine

di Nicola Marchesoni

Una caserma moderna, un comandante di 28 anni, una mentalità che guarda avanti, per esempio già rivolta a tutto quello che bisognerà mettere in campo per far fronte alle emergenze legate al cambiamento climatico, senza però mai dimenticare il passato. Il Corpo dei vigili del fuoco volontari di Gardolo è decisamente in salute e ha tutto quello che serve per essere all'altezza delle impegnative sfide future. Il nostro viaggio nel mondo dei vigili del fuoco trentini prosegue con loro, dopo che nelle prime due uscite abbiamo parlato con i vertici della Federazione e con il comandante del Corpo di Pergine Valsugana. 

I vigili del fuoco di Gardolo - 153 anni di storia - devono fare spesso gli straordinari per rispondere al meglio di un sobborgo che sta diventato sempre più popoloso e denso di fabbriche, servizi e problematicità correlate. Gli aneddoti parlando con loro sono tanti. Nei circa 450 interventi in media all'anno, ne capitano anche di curiosi. Come quando si viene chiamati al parco di Melta da alcuni cittadini spaventati per la presenza di un serpente tropicale, che in realtà è di plastica. Eh sì, a Gardolo è successo anche questo.

Vigli del fuoco di Gardolo, una storia lunga 153 anni

Ci sono sempre più giovani a Gardolo che si avvicinano al Corpo dei vigili del fuoco volontari. E anche sempre più donne: segno di una realtà che ha il futuro assicurato

iL CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO DI GARDOLO: I COMPONENTI

  • Comandante Berlanda Claudio
  • Vice Comandante Pojer Tiziano
  • Capo Plotone Cetto Simone
  • Capo Squadra Carli Roberto
  • Capo Squadra Nicolini Ivan
  • Capo Squadra Pedrolli SImone
  • Segretario Manca Giacomo
  • Cassiere Paoli Jessica
  • Magazziniere Rossi Luca
  • Vigile Betti Luca
  • Vice Ispettore Biasiolli Denis
  • Responsabile Allievi Cetto Sarah
  • Vigile Di Giorgio Luca
  • Vigile Failo Davide
  • Vigile Ferrari Lorenzo
  • Vigile Ferro Mirko
  • Vigile Filippi Matteo
  • Vigile Marchetti Giulio
  • Vigile Mattei Paolo
  • Vigile Menestrina Marco
  • Vigile Merler Alessio
  • Vigile Mocellin Davide
  • Vigile Nardon Giorgia
  • Vigile Pederzolli Manuel

  • Vigile Pedretti Thomas
  • Vigile Simioni Amos
  • Vigile Vaia Renato
  • Vigile Vecerina Anastasija
  • Vigile di Complemento Gaddo Alessandro
  • Vigile di Complemento Garzetti Luciano
  • Vigile di Complemento Mattei Miriam
  • Membro Onorario Camin Umberto
  • Membro Onorario Campestrini Ottavio
  • Membro Onorario Chiogna Marco
  • Membro Onorario Mosna Eugenio
  • Membro Onorario Vanzetta Mauro
  • Membro Onorario Lengl Rudolf
  • Membro Onorario Aigner Johann
  • Membro Onorario Funke Markus

  • Membro Sostenitore Ambrosi Alessandro
  • Membro Sostenitore Frizzera Alberto
  • Membro Sostenitore Warasin Gerhard
  • Vigile Allievo Armanini Domenico
  • Vigile Allievo Banal Alice
  • Vigile Allievo Bellotti Simone
  • Vigile Allievo Bilan Stas Ivan
  • Vigile Allievo Bonvecchio Nicolò
  • Vigile Allievo Candotti Davide
  • Vigile Allievo Endrizzi Mattia
  • Vigile Allievo Gosetti Martin
  • Vigile Allievo Nocera Giovanni
  • Vigile Allievo Pedretti Anna
  • Vigile Allievo Tognotti Giovanni

L'INTERVISTA AL COMANDANTE

Un comandante giovane, una squadra che fa del mix tra l’esperienza dei veterani e l’entusiasmo delle nuove leve la sua forza, diverse donne nei ruoli chiave, una caserma molto bella e la voglia di migliorarsi. I vigili del fuoco volontari di Gardolo sono pronti per affrontare al meglio un futuro che, tra i problemi legati ad un cambiamento climatico che provoca a cadenza regolare situazioni complesse anche nella nostra provincia e un sobborgo che sta diventando sempre più città, si preannuncia impegnativo. Da tre mesi al comando del Corpo c’è Claudio Berlanda. Ha 28 anni e  dalla nomina passa molto del suo tempo libero all’interno della caserma.

Eroico.

“Non esageriamo. Io e le persone che sono con me siamo animati da un amore per quello che facciamo che ci porta a dedicare a questa causa tutto il tempo extra lavorativo che abbiamo, anzi di più. Tutto ciò non ci pesa affatto. Anzi sa cosa le dico”?

Vigili del fuoco di Gardolo, parla il comandante Berlanda: «Che impressione l'incendio a Ischia Podetti»

Il viaggio dell'Adige alla scoperta dei corpi dei vigili del fuoco volontari del Trentino continua con Gardolo. Ecco l'intervista al comandante, Claudio Berlanda.

Prego.

“Se abbiamo un’età media così bassa, se contiamo così tanti allievi è perché da noi è come stare in una famiglia. Ognuno, quando non ci sono ovviamente gli interventi, ha un suo ambito specifico da seguire. C’è chi si occupa della logistica, chi della formazione, chi della manutenzione, altri invece della cura della parte su internet. E potrei continuare”.

Comandante a 28 anni, una bella responsabilità.

“Sì, ma già prima facevo parte del direttivo. Non ho, se devo essere onesto, eccessivi timori per il futuro, perché tra i miei collaboratori ci sono anche gli amici che sono entrati con me da giovanissimo nei vigili del fuoco e con loro sono cresciuto. Approfitto dell'occasione per ringraziare il vice comandante Tizianop Pojer. che ha scelto di ricandidare per il terzo mandato e l'ex comandante e attuale vice-ispettore Denis Biasiolli. Quest'ultimo ci ha guidato per 10 anni”.

Come fa a conciliare il suo lavoro con questo incarico?

Sono un impiegato tecnico in un’azienda di servizi. Cercano sempre di venirmi incontri, ma per gli interventi devo usare i miei permessi”.

I vigili volontari non vengono pagati, prendono solo i rimborsi spese. Giusto?

No, sfatiamo questa diceria. Non prendiamo nemmeno quella. Siamo volontari al cento per cento e la cosa bella è che tutti, dai giovani agli esperti, nonostante il non guadagnarci nulla ci mettono una passione e una dedizione totale. Credetemi, non c’è mai una volta in cui si sente qualcuno che dice la frase “Ma chi me l’ha fatto fare?”.

Quanti interventi fate all’anno?

Mediamente sui 450 a cui si sommano un centinaio di addestramenti e una trentina di servizi per la comunità. Un fronte che ci impegna parecchio è quello degli incendi, grandi o piccoli, poi ci sono gli incidenti. E dobbiamo essere sempre pronti a saperci muovere in caso di emergenze che si possono verificare nelle grandi fabbriche, visto che a Gardolo ce ne sono tante. Questo richiedere una formazione continua.

Le chiamate più frequenti che ricevete?

Al di là delle più ovvie – incendi e incidenti – quelle che ci chiedono un aiuto per l’apertura porte e servizi del genere. Certo, non posso nasconderlo, alle volte ci arrivano richieste per cose che non sono di nostra competenza. Una curiosità? Ah, non mancano proprio. Ve ne dico solo una: siamo stati chiamati al parco di Melta per la presenza di un serpente tropicale velenoso. Era di plastica”.

Il clima sta cambiando e pure in Trentino ce ne stiamo accorgendo. Sono frequenti gli allagamenti, le bombe d’acqua, i danni del vento.

Non solo lo abbiamo capito, ma abbiamo iniziato da tempo ad adeguarci. Abbiamo preso un mezzo con più carrelli che ci permette di svuotare aree allagate in modo molto più rapido del passato. Abbiamo poi creato una squadra per il soccorso alluvionale e vogliamo sistemare l’imbarcazione che è fuori uso da anni.

C’è stata un’uscita che l’ha segnata?

Tutte le volte che c’è un incidente o un incendio si entra in contatto con persone che perdono in pochi secondi tutto quanto di più caro hanno. E’ toccante ed è impossibile non stare male insieme ai diretti interessati. Se però penso ad un intervento complicato a cui abbiamo partecipato con tanti altri Corpi è stato quello dell’incendio alla discarica di Ischia Podetti. Sono stati giorni di lavoro stremante.

Il rapporto con i vigili permanenti è difficile?

Nel nostro caso no. Da noi ci sono dei volontari che lavorano nei permanenti. Il confronto e la collaborazione è continua, anche con la Federazione.

I vigili del fuoco di Gardolo by Red Azione

Da voi le donne non sono solo “semplici vigilesse”, ma hanno incarichi operativi importanti.

Non ci trovo niente di strano, sono brave e determinate, così come i vigili più in là con gli anni. Conta il merito, la voglia di mettersi in gioco e la passione.

Entrando nella vostra caserma ci sono un po’ ovunque due foto, quelle del comandante Fabio Mosna, a cui è intitolata la caserma, e di Roberto Carotta. Chi sono?

Due figure simbolo per la nostra realtà. Entrambe hanno perso la vita per la loro generosità e la voglia di aiutare gli altri senza limiti. Fabio Mosna è morto di fatica nel 1976 mentre stava intervento a seguito di un allagamento che ha messo in ginocchio Gardolo. Roberto Carotta (nella foto sotto, ndr), nel 2005, medaglia d'oro al valor civile, appena eletto vicecomandante stava tornando a casa e si era fermato per aiutare un automobilista in difficoltà. Mentre segnalavano l'incidente con il triangolo catarifrangente vennero tutti e due falciati da un'auto. 

Investimenti futuri: ne avete in programma?

Cerchiamo sempre di rinnovare il nostro parco macchine e di avere a disposizione attrezzature in grado di permetterci di essere sempre più efficaci quando facciamo i nostri interventi. Come avviene in tutte le realtà come le nostre però bisogna muoversi per gradi. Non ci tireremo mai indietro invece sul fronte delle esercitazioni. In compenso, mi piace ripeterlo, abbiamo una caserma davvero eccellente. Una caserma che intendiamo aprire sempre di più alla comunità.

Ha un messaggio da dare e a chi?

Più che un messaggio voglio rivolgere un ringraziamento ai miei ragazzi, alla comunità locale che non ci fa mai mancare il suo supporto e ai Vigili del Fuoco Volontari di Neufahrn, bavaresi, con cui siamo gemellati.

LA STORIA: DAL 1871 AI NOSTRI GIORNI

Il Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Gardolo offre con passione il suo servizio alla Comunità dal 1871. Una lunga storia fatta di tradizione, attaccamento al territorio, disponibilità, passione, professionalità e talvolta sacrificio nella difesa della popolazione. Le basi per la sua creazione però, risalgono al 1862, quando al “Curato di Gardolo” giungeva in una lettera “una copia del decreto rilasciato ai Deputati sul fuoco di questo Comune” nella quale si ribadiva l’importanza di far capire alla popolazione l’importanza di avere una realtà del genere in paese visto ad esempio “l’emergenza sempre più frequente come quella degli incendi”.

Questo documento gettò le premesse per la creazione di un organo di controllo sugli incendi e nel decennio successivo il Comune si mosse più decisamente in tale direzione. Il primo regolamento dei pompieri di Gardolo è interessante perché lascia trasparire lo spaccato della società trentina di fine Ottocento. Tra i requisiti di base che venivano chiesti al Vigile, colpisce “la capacità di leggere e scrivere”.

L’abbigliamento era estremamente essenziale: l’unico capo fornito al vigilie era un berretto. Ciononostante, il Comune si impegnava a risarcire gli abiti eventualmente rovinati durante l’intervento. Il primo intervento degno delle cronache vede il neo costituito Corpo dei pompieri di Gardolo partecipare alle operazioni di spegnimento di un furioso incendio nel vicino comune di Lavis, nel febbraio diel 1874. Nel 1875 (anno in cui ufficialmente viene collocata la nascita del corpo, ndr) il Corpo era diretto dall’ispettore Pompeo Pedrolli, dal vice Natale Mattedi e dal sergente Lino Tomasi.

Il 13 maggio 1906 si svolge a Trento il Convegno il Convegno dei Pompieri del Trentino, al quale parteciparono 60 corpi. Tra questi anche quello di Gardolo comandati dal sergente Lino Tomasi. Il 17 marzo 1907 la giunta comunale di Gardolo approvò il regolamento dei vigili del fuoco locali, ponendo un ulteriore elemento nell’istituzionalizzazione del Corpo.

Oltre agli incendi e agli interventi occasionali richiesti, vennero aggiunte le inondazioni e le epidemie. I pompieri dovevano avere tra i 18 e i 35 anni. Dal punto di vista degli incendi il 1921 fu un anno funesto per Gardolo: il 24 ottobre un rogo distrusse 18 case, lasciando sul lastrico ben 34 famiglie.

Per i vigili del fuoco il periodo fra le due guerre mondiali è difficilissimo: ci fu un ridimensionamento dei vigili e una pesante riduzione delle risorse finanziarie stanziate. Quasi tutta l’attrezzatura venne distrutta. La ricostruzione di fattò partì dal 1954 e il primo grosso intervento del rinato corpo fu nel 1957, quando un enorme rogo distrusse due segherie. Ci fu poi l’alluvione che devastò Trento e dintorni del 1966, dove anche i pompieri di Gardolo ebbero un ruolo fondamentale.

Il 1967 fu un anno di svolta: a Cirillo Tomasi, ai vertici del corpo per 30 anni, subentra Dario Pegoretti. Un anno tragico per il Corpo fu il 1976: il comandante Fabio Mosna morì di fatica mentre stava intervenendo dopo che Gardolo e Trento erano stati messi in ginocchio dal maltempo. A lui è dedicata la caserma.

Da allora i vigili del fuoco di Gardolo sono sempre stati protagonisti e sempre in prima linea anche per emergenze che hanno riguardato altre località trentine, in primis Stava. E si sono superati con coraggio ed energia momenti difficili come quello tra il 1990 e il 1991, quando c’era stato un ridimensionamento dell’organico. Da pochi mesi si è aperta l’era di Claudio Berlanda: un giovane di 28 anni, il futuro è adesso. (Fonte “I pompieri di Gardolo).

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