Vigili del Fuoco / I nostri corpi

La chiamata per l'orso, i giorni dell'evacuazione di Maso Milano: le storie dei vigili del fuoco di Sporminore

Prosegue il nostro viaggio nel mondo dei vigili del fuoco volontari del Trentino. Stavolta parliamo di Sporminore: su una popolazione di circa 750 persone, fra allievi, e vigili del fuoco (effettivi e onorari, ndr) i pompieri volontari sono ben 31. Tra gli obiettivi del nuovo comandante c'è quello di fare sempre più formazione

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di Nicola Marchesoni

Alla fine degli anni cinquanta a Sporminore si è costituito ufficialmente il Corpo dei vigili del fuoco volontari. Da quel momento in poi la sua crescita non si è mai arrestata: nel corso del tempo anzi è diventato un pilastro della comunità locale. Su 750 abitanti circa, oltre una trentina fanno parte del gruppo che da gennaio è guidato da Walter Endrizzi

Stiamo parlando di un imprenditore agricolo di 36 anni con una lunga esperienza nel campo in questione che sta già lavorando strenuamente per programmare il futuro. Un futuro che passa molto dalla formazione, non solo dei pompieri ma anche quello dei cittadini. Si cercherà di lanciare, anche via social, messaggi e consigli per incrementare la sicurezza sul lavoro: in Val di Non c’è il problema degli incidenti con i mezzi agricoli.

Poi si insisterà parecchio sul tenere pulite i camini, le stufe a legna e pellet per evitare incendi. Ripercorrendo i vari passaggi importanti della storia del Corpo dei vigili del fuoco di Sporminore, si nota che l’anno forse più importante è recente, per la precisione il 2023.

Dopo una lunghissima attesa è infatti arrivata la consegna della nuova caserma. Ha una superficie complessiva di 500 metri. Offre tutti gli spazi per le diverse necessità di protezione civile (rimessa, uffici, cucina, locali tecnici, castello di manovra, piazzale esterno e la piazzola per l'elicottero), a servizio della comunità e del corpo che conta 25 vigili in servizio, due onorari e quattro allievi. Si trova nella parte alta di Sporminore e diventerà nel tempo la casa di tutti. Da qui ci si prepara a scrivere nuove pagine di un romanzo che è appena all’inizio.

Sporminore, 24 ore su 24 pronti ad intervenire

Due pickup, un'autobotte e tutto quello che serve per effettuare le operazioni di prima emergenza. Ma il Corpo dei Vigili del fuoco di Sporminore pensa già a potenziare la sua parte tecnica: ci si sta muovendo per comprare un furgone

ECCO CHI FA PARTE DEL CORPO

  • Walter Endrizzi (Comandante)
  • Giacomo Franzoi (VIcecomandante)
  • Nicola Franzoi (Capo plotone)
  • Giacomo Formolo (Capo squadra)
  • Alessio Martini (Capo Squadra)
  • Marco Cristan
  • Cesare Franzoi
  • Andrea Franzoi
  • Giacomo Franzoi
  • Samuele Franzoi
  • Lorenzo Franzoi
  • Massimiliano Franzoi
  • Giampaolo Franzoi

  • Alberto Franzoi
  • Marcello Giovannini
  • Diego Giovannini
  • Mauro Kerschbaumer
  • Mattia Maurina
  • Riccardo Moggiol
  • Alessio Tanel
  • Diego Tondin
  • Alberto Vincenzi
  • Silvano Luigi Villotti
  • Massino Wegher
  • Davide Wegher
  • Tommaso Ferrarol (Vigile Allievo)
  • Elia Formolo (Vigile Allievo)
  • Davide Tait (Vigile Allievo)
  • Aurora Vicenzi (Vigile allievo)
  • Giampaolo Franzoi (Vigile onorario)
  • Giovanni Iob (Vigile onorario)

IL COMANDANTE: "PER EVITARE GLI INCIDENTI "DIMENTICATE" I CELLULARI

Dopo 26 anni il Corpo dei Vigili del fuoco di Sporminore ha un nuovo comandante. Dal 16 gennaio Walter Endrizzi dopo 10 anni nel direttivo ha preso il posto di Silvano Villotti. Imprenditore agricolo di 36 anni, pompiere da 16 anni fa, Endrizzi si è subito fatto apprezzare dai suoi uomini per la sua competenza e capacità di far squadra. A loro ha già spiegato cosa intende fare nei prossimi cinque anni.

Sporminore ha sui 750 abitanti, tra allievi e vigili siete oltre una trentina. Una percentuale altissima di persone del posto decide di essere un pompiere. Come se lo spiega?

Vero, siamo tanti. Le dirò di più: abbiamo quattro allievi, ma potrebbero essere ancora un numero superiore. Per una serie di motivi non riusciamo ad accettare tutte le richieste che ci stanno arrivando per entrare nel corpo. Essere un vigile del fuoco qui da noi è una cosa molto sentita. Per i giovani e le persone in là con gli anni è anche un modo di trovarsi e partecipare in modo attivo alla vita della comunità. Tra di noi ci sono diversi componenti della Pro Loco. 

Cosa l’ha spinta ad accettare il comando?

Silvano Villotti, a cui va tutto il mio personale ringraziamento, aveva deciso di passare la mano. E’ comunque sempre con noi e su di lui conteremo sempre. Mi sono fatto avanti e sono stato eletto con il 100 per cento dei consensi. Questo per me è stato il massimo. Guidare i volontari di Sporminore è un onere e allo stesso tempo un onore.

Riesce a conciliare nuovo incarico e lavoro?

Non è facile, ma ci riesco. Non avendo moglie e figli nel mio tempo libero sono sempre in caserma. La parte più complicata dell’essere capo? Farsi carico delle pratiche burocratiche e il cercare di far squadra in ogni momento.

Parlava di caserma: da un anno ne avete una completamente nuova.

Ne abbiamo una, è più corretto dire. Sporminore meritava di avere una struttura del genere, l’inaugurazione è stata fatta esattamente un anno fa. Come vedete, a parte le aree tecniche e quelle destinate alla parte garage e magazzino, ce ne sono tante altre pensate per la comunità. Concordo con quanti sostengono che le caserme devono essere sempre più vissute dalla gente, non solo da noi vigili. Se un’associazione del posto o dei ragazzi ci chiedono una sala per le rispettive attività sanno che non gli risponderemmo mai di no.

Quanti interventi fate mediamente in un anno?

Tra i venti e i trenta. Per fortuna negli ultimi tempi non c’è stato nulla di particolarmente grave. La parte che ci richiede più impegno è quella incentrata sugli incidenti. Interveniamo anche in appoggio agli altri Corpi della zona. Siamo comunque operativi come tutti 24 ore su 24.

In Val di Non spesso gli incidenti riguardano i mezzi agricoli.

Purtroppo è vero. Chi guida i trattori deve essere molto più attento, deve rispettare tutte le norme di sicurezza del settore e, fenomeno purtroppo comune a chi va in macchina, dimenticarsi del cellulare. All’origine di tante sciagure c’è la disattenzione. Fare una telefonata o mandare un messaggio mentre si guida potrebbe essere fatale per sé stessi e per gli altri.

Come siete messi come mezzi?

Abbiamo 2 pickup, e un’autobotte poi abbiamo un modulo con su una pompa per gli incidenti boschivi e le abitazioni. Logicamente stiamo valutando altri acquisti, perché bisogna evolvere da un punto di vista tecnico se si intende essere all’altezza della situazione. Vogliamo ad esempio acquistare un furgone: in questo caso potremmo aumentare il numero degli allievi. Con due pickup non se ne possono avere più di quattro.

Avete mai fatto uscite per “colpa” dell’orso?

E’ capitato. Ricordo come se fossi oggi lo shock della donna che ci aveva chiamato perché un orso aveva ricorso e preso a zampate la sua macchina. Non è comunque un ambito, quello legato ai plantigradi, che a Sporminore richiede particolare impegno ai vigili del fuoco. Ben diverso è, specialmente in prospettiva futura, il discorso maltempo.

In che senso?

Anche in Val di Non ormai c’è un clima che assomiglia ormai a quello tropicale. Si alternano temperature altissime a bombe d’acqua improvvise. Per quest’ultimo fronte chi opera nel nostro settore dovrà prepararsi per farsi trovare pronto. Ve lo dice uno che certe cose le ha già viste.

A cosa si riferisce?

Nei giorni di Vaia, quei maledetti giorni in cui il Trentino era stato flagellato dal vento e dalle bufere, io insieme a tanti altri vigili del fuoco abbiamo preso parte all’evacuazione di Maso Milano. Nella mia mente scorrono ancora adesso quei drammatici frangenti.

Quante volte vi esercitate a settimana?

Ogni martedì sera ci troviamo e facciamo qualcosa. Poi a carattere periodico svolgiamo delle simulazioni più importanti. Con i Corpi vigili c’è una collaborazione continua e questo è fondamentale quando capita di dover intervenire sul campo dopo un incidente o nel caso di un incendio.

C’è qualcosa che vi infastidisce?

Quando ci chiamano per niente, anche se devo dire che per fortuna succede poche volte. In generale, parlo non solo per l’area di mia competenza, le persone che telefonano ai numeri dell’emergenza devono sapere che mettono in moto un processo importante. Lo si faccia solo se è veramente necessario.

Walter Endrizzi, comandante dei vigili del fuoco di Sporminore: «Quell'incidente con l'orso...»

Il nostro viaggio alla scoperta dei vigili del fuoco del Trentino continua con il corpo di Sporminore. Ce lo racconta il comandante, Walter Endrizzi.

A cosa deve rinunciare un uomo di 36 anni per fare il comandante?

Ci sono dei momenti più o meno impegnativi. Questo è intenso perché Sporminore sta per organizzare il Convegno distrettuale di Mezzolombardo: io e i miei collaboratori siamo spesso in riunione e stiamo pianificando tutto al meglio, il conto alla rovescia è già iniziato. Tornando alla domanda, in certi momenti vedi alcuni tuoi coscritti che invece di andare in caserma fanno delle uscite con gli amici o stanno con le loro famiglie. Questo può farti venire dei dubbi sulle scelte che hai fatto. Non a me però. E nemmeno chi mi è accanto in questo magnifico Corpo.

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