Ambiente / Problema

Smaltimento rifiuti: stop all’esportazione fuori regione, 220 tonnellate a settimana a Ischia Podetti

La gara per l’esternalizzazione di 16 mila tonnellate non è ancora conclusa, la Provincia costretta a un «deposito temporaneo», tempi lunghi

RIFIUTI Si va avanti senza decidere
APT «I cestini servono, non vanno rimossi»

di Chiara Zomer

TRENTO. Ci risiamo. I rifiuti non riciclabili sono da qualche giorno stoccati in via provvisoria ad Ischia Podetti. Pur iniziata per tempo, la gara per l'esternalizzazione di 16 mila tonnellate di rifiuti non è ancora conclusa. Risultato: non avendo un soggetto che può prendere e portare l'immondizia in impianti fuori regione, per ora si fa un deposito temporaneo nella discarica ormai esaurita di Trento nord.

È l'emergenza cronica, il contesto in cui si deve lavorare ormai da tempo, per lo meno da quando le discariche provinciali sono state dichiarate esaurite, i trentini non hanno smesso di produrre rifiuti e le scelte di prospettiva - sì o no inceneritore e dove - hanno bisogno di tempi quasi biblici: l'unica cosa certa al momento è che non si avrà nessuna scelta prima di fine anno. Ma i tempi lunghi danno la stura - e le ultime ore ne sono dimostrazione - alle prese di posizione di chi a casa sua non vuole l'inceneritore.

Partendo dall'oggi, è scaduto l'appalto alla Ecology Transport srl di Ciago. In tempo utile era stato indetto il nuovo appalto: 4 lotti da 4mila tonnellate di rifiuto ciascuno. Le offerte dovevano pervenire entro lo scorso 13 febbraio. A occhio, si immaginava che i tempi fossero più che adeguati per avere, a magio, un nuovo soggetto che portava i rifiuti trentini a destino, negli inceneritori fuori regione, all'estero. E invece no.

A che punto siamo non è dato saperlo, perché le nuove regole nazionali sugli appalti impediscono di avere qualsiasi informazione, comprese quelle se c'erano e quanti, concorrenti alla gara. Perché in passato più di un bando è andato deserto e quindi un po' di apprensione c'è. L'unica voce che trapela, è che sono in corso le verifiche sui documenti dei vincitori, da parte di Appac. Il che già è una buona notizia, posto che significa che ci sono dei vincitori. Ma se il procedimento è ancora bloccato, si fa l'unica cosa possibile.

Si stoccano rifiuti in modo temporaneo a Ischia Podetti. Finora sono stipati nel piazzale nord 100 tonnellate. Da lunedì in poi, si calcola di portare lì 200 - 220 tonnellate a settimana. Naturalmente nell'attesa di capire se l'appalto per i 4 lotti di rifiuti sia andato a buon fine o meno. L'ultima volta che si è proceduto allo stoccaggio provvisorio, sul territorio i disagi si sono fatti sentire, perché era stato contingentato l'ingresso a Ischia Podetti. Ma i limiti posti avevano messo in grande difficoltà gli operatori, che dovevano stoccare nei loro piazzali materiale e non sempre ne avevano lo spazio. In alcune aree si è rischiato concretamente il blocco della raccolta, per lo meno degli ingombranti. In questo momento quei disagi non si sentono, sul territorio: non ci sono limiti di conferimento. Segno evidente che ci si aspetta di dover continuare con lo stoccaggio provvisorio per poco tempo, quindi non serve risparmiare spazio.

Lo stoccaggio provvisorio ricorda a tutti, comunque, quanto urgente sia decidere cosa fare per chiudere il ciclo dei rifiuti. Ma sul tema l'unica cosa certa è che i tempi per qualsiasi decisione saranno lunghi. L'assessora Giulia Zanotelli ha detto più volte che la decisione sarà tecnica e non politica e che a decidere sarà l'Ente gestore ambito territoriale ottimale (Egato) che non è ancora istituito: è attivo da un paio di settimane il tavolo di lavoro che dovrà decidere quale governance dare all'Egato. Dovrebbe deciderlo entro agosto, è probabile si sfori quella data, seppur di poco.

Una volta definito l'Egato, sarà quello a decidere che impianto e dove: non se ne parlerà prima di fine anno, assicurano negli uffici provinciali. Ma in questa specie di matrioska delle scelte - o non scelte - c'è un liberi tutti che fa spuntare ipotesi nuove con una certa facilità.

L'ultima è quella di Spini: l'avrebbe - ma il condizionale è più che d'obbligo - messa sul tavolo il direttore generale della provincia Raffaele De Col, non l'ultimo usciere di piazza Dante. E con Spini si intende l'area a ridosso di Trentino Trasporti. Ipotesi concreta? Gli uffici giurano che non c'è un dossier, non c'è uno studio. Nel frattempo però, nell'incertezza generale, basta la parola per agitare amministrazioni pubbliche e comunità. E le prese di posizione si sprecano: gli ultimi, gli amministratori della Rotaliana, che hanno chiarito che non ne vogliono sapere.


 

La maggioranza che sostiene il sindaco Franco Ianeselli e la sua giunta è pronta alla corsa per tentare il bis. IN una nota ieri i partiti che sostengono Ianeselli ieri hanno chiarito la volontà di restare insieme e di non cambiare cavallo. Insomma, si stanno preparando le pedine per una campagna elettorale che rischia di essere anticipata, si dovesse votare a maggio prossimo.Certo non è una nota avventa

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