Israele-Palestina, padre Patton: «Si esce solo con l’atteggiamento di chi ritiene sia possibile convivere»
Oggi a Trento per la presentazione del libro «I volti della fede» di Cerone, Rudari e Festi, dal Custode di Terra Santa la preoccupazione di tanti cristiani
TRENTO. È una testimonianza di grande spessore quella portata oggi a Trento, nel foyer della sala inCooperazione, da Padre Francesco Patton, in occasione della presentazione del volume «I volti della fede» scritto dai giornalisti Rocco Corone e Giancarlo Rudari, e reso intenso dagli scatti fotografici di Matteo Festi.
Un testo nato per dare rilievo a undici testimoni della fede, scritto durante la pandemia, quando i religiosi sono stati collanti della società al pari di medici e infermieri per tantissime persone, come ha ricordato Cerone.
Uno dei protagonisti del progetto editoriale è stato proprio Patton, che oggi ha testimoniato il dramma di molti cristiani che vivono in Medioriente e che sono tentati di migrare in terre dove c’è pace.
«Le guerre – ha detto – hanno causato grandi migrazioni religiose: In Iraq, prima del conflitto, c’erano 1,5 milioni di cristiani, oggi sono 300 mila. In Siria si è passati da 2,2 milioni a 500 mila. A Gaza ne sono rimasti 999, di cui un centinaio cattolici e gli altri ortodossi. Circa 40 di questi sono stati uccisi da cecchini, bombe, malattie o dall’impossibilità di accedere a semplici cure. Lì stiamo facendo un grande lavoro per mantenere accesa la speranza delle 500 persone che hanno trovato riparo e accoglienza nella parrocchia. Non solo cristiani cattolici, ma anche ortodossi e alcuni disabili musulmani. Tra quelle mura vivono liberi dal virus dell’odio, senza desiderio di vendetta ma solo di pace».
Parole di ringraziamento e solidarietà sono state espresse dai vertici di alcune imprese cooperative che hanno sostenuto questo progetto editoriale, presenti stamattina: Giorgio Fracalossi, presidente Banca per il Trentino Alto Adige («Grazie per la sua testimonianza Padre Patton, ma soprattutto grazie del lavoro che portate avanti in Terrasanta e del vostro impegno religioso»), Maurizio Maffei, presidente della Cassa Rurale Vallagarina («Per noi è importante sostenere queste iniziative di divulgazione e conoscenza, per far capire cosa accade nel mondo») e Alessandro Ceschi, direttore della Federazione Trentina della Cooperazione («Ripassare le motivazione più profonde che animano la fede di questi undici testimoni restituisce un po’ di luce in un mondo sempre più scuro»), sponsor ai quali si aggiunge anche la Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto.
«Il Trentino – ha aggiunto Patton ringraziando la Cooperazione Trentina per il supporto – ha vissuto in epoche diverse i problemi di convivenza di cui parliamo oggi in Medioriente: ha avuto un terzo della popolazione sfollata, grandi migrazioni e attentati fino al 1988. Per questo qui si respira grande sensibilità e solidarietà. In Medioriente alla questione etnica si è aggiunta quella religiosa e quindi il quadro risulta ancora più complesso».
Sollecitato da Cerone, Patton ha anche spiegato qual è, secondo lui, la via di uscita dalla guerra Israele-Palestina: «Si esce dal conflitto assumendo l’atteggiamento di chi ritiene sia possibile convivere, anche dopo il 7 ottobre – ha detto Patton –. Ci sono tantissimi esempi di persone che portano avanti questo approccio, a partire dalla portavoce israeliana dei familiari degli ostaggi. Serve imparare a riconoscere le rispettive sofferenze per riuscire a spezzare il circolo vizioso dell’odio e della vendetta. Questi esempi sono tanti ma poco noti, e per me rappresentano semi da raccontare per trovare la giusta via di pace».
Il libro
Le testimonianze degli undici “volti della fede” accompagnano il lettore tra testi e immagini che consentono di immergersi in percorsi umani straordinari.
Le esperienze raccontate, oltre a quella di Patton, sono quelle di: Giancarlo Maria Bregantini, l’arcivescovo stimmatino, prete operaio antimafia, dalla Locride a Campobasso Bojano; Livio Passalacqua, il gesuita fondatore di Villa Sant’Ignazio a Trento; Alex Zanotelli, il profeto comboniano della non violenza: da Koroghoho al quartiere Sanità di Napoli; Gabriele Ferrari, il missionario saveriano, una vita in Burundi; Gianni Tomasi, il fondatore della Piccola Fraternità di Gesù a Pian del Levro; Marcello Farina, il prete filosofo di Balbido, seminatore di inquietudini; Franco Pedrini, il “sindaco” di Canova di Gardolo; Bruno Tomasi, l’alchimista della fede, parroco in quattordici chiese della Val di Cembra; Daniele Laghi, “DonDany80”, il parroco pi social del Trentino; Lino Zatelli, il parroco pellegrino di San Carlo Borromeo di Trento.
Il volume conta 150 pagine ed è stato pubblicato da la Grafica di Mori.