Politica / Lo scontro

Europe a Trento, il Pd: “Intanto sfacelo nelle liste d’attesa in sanità e buco da 800mila euro per gli spettacoli offerti”

Concerto della band rock alla Music Arene, dura presa di posizione dei dem: “Maurizio Fugatti è diventato un “presidente promoter musicale”. Insomma, si è passati dal trasmettere il valore del lavoro a quello del far festa. Le questioni nodali del Trentino? Ogni cosa a suo tempo. Adesso viene l’estate, che è tempo di divertimenti”

CONCERTO "The Final Countdown": alla Music Arena arrivano gli Europe

TRENTO. “Se Berlusconi divenne, almeno sui manifesti, un “presidente operaio”, creando milioni di posti di lavoro, Maurizio Fugatti è diventato un “presidente promoter musicale”. Insomma, si è passati dal trasmettere il valore del lavoro a quello del far festa”. Il Pd punta il dito contro il presidente della Provincia che su Facebook ha annunciato che il prossimo 3 settembre alla Trentino Music Arena arriveranno gli Europe, storica band rock.

"Dentro questa evoluzione del messaggio – si legge nel comunicato stampa dei dem – rientra anche l’ansia dell’annunciare al popolo per primo gli eventi, prima degli organizzatori stessi, che in questo caso parrebbe essere l’ente funzionale preposto, anche se l’anticipo della notizia pare quasi sottintendere paternità. Ci aveva già dato prova di questo con i ripetuti annunci del concerto di Vasco e adesso ecco quindi su Facebook “l’onore di ospitare gli Europe, una delle band rock più iconiche di tutti i tempi”.


”Un entusiasmo incontenibile da far sapere ai trentini, mentre rimane silente sulle presidenze degli enti che contano e sulle grandi scelte strategiche. Un’ansia da social che di fatto rende vano anche il Centro “S. Chiara” che, a questo punto, potrebbe essere chiuso e sostituito con un ampliamento della segreteria particolare del “presidente imprenditore dello spettacolo”.

L’annuncio, che ha sorpreso tutti, dell’ennesimo concerto di “vecchie glorie”, risponde senza dubbio più alle nostalgie giovanilistiche e alle passioni del “presidente rock”, che non al tassello di un programma culturale musicale per San Vincenzo. Il Trentino pare sempre più l’album dei ricordi: gli Europe, prima i Pooh, prima ancora Vasco, in una di sorta di juke box della memoria, nella cameretta dei poster”.

Il comunicato si conclude così: “Nel frattempo l’opinione pubblica distratta con romana astuzia dagli spettacoli offerti (l’anno scorso abbiamo avuto un buco da 800.000 euro pagato con i soldi dei trentini) nota poco le forzature per nominare gli amici ed i prescelti o magari semplicemente lo sfacelo delle liste di attesa in sanità. E le questioni nodali del Trentino? Ogni cosa a suo tempo. Adesso viene l’estate che è tempo di divertimenti”.

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