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Giunta Fugatti nel mirino del Pd: ripopolamento delle zone periferiche, un flop il sostegno all’affitto

Paolo Zanella: “In almeno tre Comunità di valle è arrivata solo una richiesta. Non si possono costringere le persone, solo perché svantaggiate economicamente, a vivere dove si vorrebbero ripopolare i borghi. Questi 500.000 euro all'anno si usino piuttosto per un fondo di garanzia a favore di quei proprietari che decidono di affittare con contratti di lungo termine in tutto il Trentino”

TRENTINO 153mila case «non abitate»

TRENTO. “La misura messa in atto dalla Giunta provinciale precedente per favorire il ripopolamento delle zone periferiche e svantaggiate pare essere stata un fallimento, visto che in almeno tre Comunità di valle (Territorio val d'Adige, valle di Sole e Alto Garda) è arrivata solo una richiesta”. Il consigliere provinciale del Pd Paolo Zanella boccia Fugatti.

“Si tratta della misura sperimentale prevista dall’art 23 della legge provinciale n. 20 del 29 dicembre 2022 e successiva deliberazione di Giunta attuativa n. 1044/2023 per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione sul libero mercato per le famiglie con ICEF tra 0,23 e 0,41 che si fossero trasferite nelle zone periferiche e svantaggiate (108 Comuni) nel 2023 come politica abitativa finalizzata a favorire l’incremento della popolazione in detti luoghi.

L’incentivo previsto è di di 2.500 euro annui per tre anni, aumentabile a 3.000 euro se a trasferirsi sono persone e famiglie con età inferiore a 35 anni e se la zona dove si prende residenza è tra quelle che negli ultimi 10 anni ha registrato maggiore spopolamento (36 Comuni). A tal fine sono stati destinati 500.000 euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. La domanda di contributo doveva essere presentata dal 26 giugno 2023 al 15 settembre 2023 alla Comunità di valle”.

E aggiunge: “Se le richieste complessive fossero allineate a quelle delle Comunità che hanno pubblicato i dati si tratterebbe di una misura fallimentare sia per il ripopolamento, che per rispondere al bisogno abitativo che sta esplodendo. E nel frattempo abbiamo famiglie che, nelle stesse zone svantaggiate (si veda Cimone pochi giorni fa), vengono sfrattate per fine locazione d'urgenza da case ITEA in territori dove ci sono case, ma sono lasciate sfitte invece che essere immesse sul libero mercato, e dove anche ITEA ha case che restano vuote perché gli iscritti nella graduatoria ordinaria lavorano e mandano i figli a scuola in altre zone e quindi, comprensibilmente, le rifiutano”. 

Zanella affonda il colpo: “Non si possono costringere le persone, solo perché svantaggiate economicamente, a vivere dove si vorrebbero ripopolare i borghi. Questi 500.000 euro all'anno si usino piuttosto per un fondo di garanzia a favore di quei proprietari che decidono di affittare con contratti di lungo termine in tutto il Trentino, altrimenti si continueranno a lasciare tante case senza gente e tanta (troppa) gente senza casa.


Sul numero di domande che hanno ricevuto sostegno al pagamento dei canoni di locazione sul libero mercato per le zone periferiche e svantaggiate ho chiesto conto all’assessore Marchiori che risponderà in aula la prossima settimana”.

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