Casa Itea con la muffa e invivibile, la risposta dell'Istituto: «tocca all'amministratore intervenire»
Le criticità alla Torre 2 di Madonna Bianca, per Itea è colpa delle infiltrazioni derivanti dalla pavimentazione delle parti comuni. Quindi riguarda l’assemblea dei condòmini
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DENUNCIA Tante case sfitte ma via chi non paga le spese condominiali"
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TRENTO. Da giorni gli inquilini segnalano una situazione invivibile in un appartamento Itea delle Torri di Madonna Bianca. Oggi la risposta dell’Istituto.
«Su indicazione del Presidente di Itea Spa, arch. Michele Condini, si inoltra con preghiera di diffusione la presente nota:
In merito agli articoli apparsi sulla stampa locale, che hanno avuto come oggetto alcune questioni riguardanti principalmente le parti comuni della Torre 2, note alla Società e per le quali la stessa si è sempre interessata – interfacciandosi con l’amministratore di condominio -, si ritiene necessario fornire alcune precisazioni.
Itea, per quanto di sua competenza, ha immediatamente preso in carico le criticità evidenziate, impegnandosi per una loro risoluzione, tenendo conto anche dell’aspetto umano e, perciò, ponendo particolare attenzione nel ridurre, per quanto possibile in situazioni come questa, i conseguenti e inevitabili disagi derivanti al nucleo familiare.
Bisogna innanzitutto individuare le cause dei problemi ma poi verificare dove questi si manifestano. Fatta questa premessa, le infiltrazioni provenienti dalla copertura e il ripristino del pavimento effettuato a seguito della riparazione all’impianto di riscaldamento, sono entrambe riconducibili alle parti comuni dell’edificio e, perciò, di pertinenza dell’amministratore di condominio, con cui la Società, come detto, si è fin da subito attivata per una pronta e definitiva risoluzione.
Diversamente da quanto riportato negli articoli in esame, infatti, Itea ha più volte sollecitato ed evidenziato le varie questioni via via presentatesi all’amministratore, che, dal canto suo, si è adoperato per far effettuare più interventi, evidentemente non sufficienti a sanare la situazione.
Itea ha sollecitato l’amministratore a perseguire l’obiettivo di risolvere in maniera definitiva il problema.
Per avere certezza del risultato è di fatto necessario un intervento su tutta la copertura. Questo ha dei costi autorizzabili unicamente dall’assemblea condominiale che, indetta in via straordinaria dall'amministratore, dovrà deliberare le opportune decisioni e dare un incarico progettuale, il tutto naturalmente qualora si raggiungessero le necessarie maggioranze assembleari qualificate.
L’auspicio di Itea è che tale quorum sia raggiunto per poter procedere immediatamente alle varie attività e risolvere definitivamente le criticità evidenziate nell’articolo.
Si precisa che, circa le altre segnalazioni che riguardano l’alloggio, Itea ha eseguito i dovuti controlli. Sulle lavorazioni che hanno interessato la pavimentazione interna dell’alloggio, causate da attività legate alle parti comuni, la cui gestione è in capo all’amministratore di condominio, Itea ha verificato lo stato di ripristino dei pavimenti. Sullo stato del parapetto del balcone, situazione quest’ultima comunicata alla Società solo qualche giorno fa assieme ad altre segnalazioni, in occasione di un apposito incontro organizzato tra quest’ultima e il referente condominiale (capo scala) della Torre, si interverrà con specifici prodotti per ripristinare la copertura del ferro. Così come sarà cura di Itea monitorare il ripristino degli interni dell’alloggio, una volta risolta l’infiltrazione».