Busta con proiettile a Fugatti, minacce per la gestione degli orsi («farai la fine di M90»)
Non è la prima volta: una busta fu intercettata allo smistamento delle Poste, e il presidente è sotto scorta da anni. Immediate le reazioni di solidarietà, da Zaia a Fontana
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TRENTO. Una busta contenente il bossolo di una scacciacani ed un biglietto di minacce scritto in stampatello ("Farai la fine dell'orso M90, sappiamo dove trovarti, e anche se ti nascondi ti troveremo ovunque. Stai attento la vendetta è un piatto che va servito freddo") è stata recapitata questa mattina al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel suo ufficio in piazza Dante, sede istituzionale.
Sul posto è intervenuta la Digos e gli accertamenti sono in corso. Il messaggio contenuto nella lettera è firmato "Animal right militya', chiaramente riconducibile alla gestione dell'orso in Trentino.
Non è la prima volta che Fugatti riceve minacce: nel maggio dello scorso anno un'altra busta (nella foto) contenente un proiettile indirizzata al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti era stata trovata da un impiegato del centro di smistamento postale di Gardolo, a Trento nord.
Fugatti era stato messo sotto scorta nel 2021 per le minacce ricevute in seguito ad alcuni provvedimenti adottati per la gestione degli orsi.
I messaggi
La Giunta provinciale "esprime la sua più profonda solidarietà e il pieno sostegno al presidente della Provincia autonoma di Trento. L'atto intimidatorio di cui è stato oggetto, non solo minaccia la sua incolumità personale, ma mette in discussione i principi fondamentali della democrazia. In un momento complesso come quello che stiamo attraversando, è fondamentale che tutti i rappresentanti istituzionali possano svolgere il loro lavoro in un clima di rispetto e sicurezza. La Giunta provinciale sostiene dunque con forza il diritto di operare in un clima il più possibile sereno che non può essere offuscato da minacce di qualunque matrice e conferma il proprio impegno a continuare a operare per il bene della comunità".
Solidarietà anche dal Pd: "Davanti all’ennesimo atto di vile stupidità che colpisce il presidente della provincia autonoma di Trento, il Gruppo consiliare provinciale del Pd del Trentino esprime un sentimento di solidarietà e di vicinanza, nella certezza che le strade della politica vera non intersecano mai quelle delle minacce violente e della ricerca dello scontro, ma sono sempre indirizzate al dialogo sereno e non pregiudiziale. Davanti a tanta pochezza, che si inserisce in un filone linguistico e comportamentale che si nutre di sopraffazione e di manicheismo, il Pd del Trentino condanna simili atteggiamenti e richiama alla forza del confronto e della democrazia", scrive il aprtito.
"Sentita solidarietà al presidente Maurizio Fugatti, destinatario di nuove minacce e bersaglio di gesti intimidatori gravissimi. La violenza, dei gesti e delle parole, non deve trovare mai spazio. Mi auguro che i responsabili siano presto individuati, grazie a chi sta lavorando per questo", dichiara il Presidente della Camera dei deputati, il leghista Lorenzo Fontana.
Interviene anche Luca Zaia, presidente del Veneto: "Esprimo all'amico e collega Maurizio Fugatti tutta la mia solidarietà, istituzionale e personale per le minacce ricevute oggi. Non è ammissibile, qualsiasi sia il motivo che le può aver generate.
Fugatti - osserva Zaia - non è certo uomo che possa essere intimidito con atti come questo. E' però vero che, in continuazione, le idee e le azioni amministrative vengono contrastate con azioni caratterizzate dalla violenza, anche se solo verbale o simbolica. In democrazia, e chi ha minacciato Fugatti non è democratico - conclude - le idee si contrastano con altre idee. Nessun altro mezzo è ammissibile".