Politica / Voto

Europee, ma insomma: chi abbiamo eletto nel Nord-Est? Dorfmann, Giorgia (che non andrà a Bruxelles) e Vannacci

L’europarlamentare Svp è l’unico «local»: Ambrosi è terza dei non eletti, Sara Ferrari anche, Roberto Paccher addirittura nono. E Raffaelli...

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. L'unico candidato del Trentino Alto Adige eletto al Parlamento europeo è l'altoatesino della Svp, Herbert Dorfmann, che così inizierà la sua quarta legislatura, conquistata con i suoi 82.752 voti uno dei 15 seggi a disposizione per la circoscrizione Nord Est.

La sola altra candidata ad essersi avvicinata all'elezione è la consigliera provinciale altoatesina Brigitte Foppa di Alleanza Verdi Sinistra che ha preso la bellezza di 30.443 preferenze, ma le sono mancati 2.635 voti per superare la consigliera regionale del Veneto, Cristina Guarda, seconda classificata dietro a Mimmo Lucano. AvS ha ottenuto un seggio e se Lucano, che era candidato anche in altre circoscrizione, lascerà il seggio conquistato nel Nordest, ad andare in Europa sarà Guarda.

Gli altri 13 seggi sono distribuiti tra altri quattro partiti. Fratelli d'Italia e il Partito democratico che ottengono cinque ciascuno a pari merito, la Lega 2 (nel 2019 erano 7) e Forza Italia uno.

I cinque eletti di Fratelli d'Italia, al netto di Giorgia Meloni che è stata la più votata, ma ovviamente si dimetterà, sono l'assessora regionale veneta Elena Donazzan, con oltre 63mila preferenze, seguita dal consigliere comunale di Bologna e leader dei giovani di Fratelli d'Italia, Stefano Cavedagna. c'è poi l'unico europarlamentare uscente Sergio Berlato e il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, fratello del ministro ai rapporti con il Parlamento, tutti con oltre 40mila preferenze.

C'è poi il veronese Daniele Polato, consigliere regionale veneto. La candidata trentina Alessia Ambrosi con le sue 14.370 preferenze è arrivata nona, quindi è la terza dei non eletti.

I cinque del Partito democratico sono: Stefano Bonaccini, presidente del Pd e della Regione Emilia Romagna; seguito dal deputato Alessandro Zan e dalle europarlamentari uscenti Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini. Entra anche Annalisa Corrado candidata femminista e ambientalista.

Visto che Zan è stato eletto anche nella circoscrizione Nordovest, qualora optasse per quel seggio lascerebbe il posto ad Andrea Zanoni, consigliere regionale veneto ed ex europarlamentare, che è il primo dei non eletti con 31.813 voti.

La trentina Sara Ferrari con le sue 27.526 preferenze è la terza tra i non eletti.

Per la Lega il più votato anche nel Nordest è il generale Roberto Vannacci, seguito da Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone, con oltre 43mila preferenze. Se Vannacci, che era candidato ovunque, sceglierà un'altra circoscrizione, riuscirà a tornare a Bruxelles l'uscente Paolo Borchia.

Il candidato trentino Roberto Paccher è arrivato nono. Fossero stati i bei tempi della Lega, quando prese 7 seggi, avrebbe potuto sperare in un ripescaggio in corso di legislatura. Ora con due soli seggi è un traguardo molto lontano.

C'è poi un seggio per Forza Italia, lista nella quale il più votato è il leader e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che naturalmente si dimetterà per restare a fare il ministro e dunque al suo posto entrerà l'ex sindaco di Verona, Flavio Tosi. L'europarlamentare bolzanino uscente Matteo Gazzini è arrivato ottavo. Senza seggi per non aver superato il quorum Azione e Stati Uniti d'Europa. Niente da fare per Raffaelli.

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