Inchiesta / Web

Minacce con il simbolo BR contro due politici calabresi, ma era un mitomane trentino online

Lunga e complessa indagine dei Carabinieri: non erano cellule eversive, ma un uomo del nostro capoluogo che pubblicava su YouTube

di Marica Viganò

TRENTO. «L’esercito rivoluzionario ha promulgato sentenza definitiva di morte». «Sappiamo dove abiti, cosa mangi, a che ora hai preso il treno». «Sarà eseguita la sentenza di morte da parte del plotone di esecuzione proletario». Questo il tono delle frasi rivolte attraverso il web a due politici calabresi, fra cui un ex deputato.

Minacce di morte scritte da un uomo residente a Trento, che è stato denunciato. A lui sono giunti i carabinieri di Gioia Tauro con l’ausilio dei colleghi del Ros: c’era infatti il timore che la persona che via internet minacciava i politici facesse parte di una cellula anarchica.

Ma così non sarebbe: «Fortunatamente gli accertamenti effettuati hanno permesso di escludere, con ragionevole certezza, ogni collegamento con ambienti dell’eversione, considerando il gesto come un’iniziativa di un singolo individuo» hanno evidenziato gli investigatori.
L’indagine è partita a fine 2023, quando in alcuni video sulla piattaforma Youtube erano apparsi dei commenti minacciosi nei confronti dei due politici. Frasi poi cancellate, ma recuperate dai carabinieri.

L’autore, come è stato scoperto, è un trentino che utilizzava nickname a cui aggiungeva sigle tipo “Kgb”, “Br - Pcc”, “Nbr” (Nuove brigate rosse).

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