Vigili del fuoco / I nostri corpi

Vigili del fuoco di Tassullo: già 153 anni di storia, interventi e missioni

Il Corpo guidato da Renzo Pinamonti, 32 anni, è stato fondato nel 1871. Anche i pompieri di questo angolo della Val di Non hanno partecipato alle ricerche di Sara Pedri, la giovane ginecologa di Forlì, scomparsa il 4 marzo 2021 nel lago di Santa Giustina. Di questo e di tanto altro parliamo nella nuova puntata del nostro viaggio all'interno del mondo dei vigili del fuoco

EPISODIO 1 Un modello invidiato
EPISODIO 2 La squadra di Pergine
EPISODIO 3 Gardolo in azione
EPISODIO 4 I vigili di Sporminore
EPISODIO 5 Calliano, qui funziona così

EPISODIO 6 Unione Alto Garda e Ledro
EPISODIO 7 A Novaledo funziona così

di Nicola Marchesoni

Per capire quanto sia forte il legame che esiste in Trentino tra le comunità locali e i Vigili del fuoco, basta passare per Tassullo. Appesi sulle vetrate della caserma dei pompieri – in pieno centro – ci sono dei disegni eseguiti da alcuni bambini con tanto di ringraziamento a chi 24 ore su 24 è sempre pronto ad intervenire per spegnere un incendio oppure per far fronte ad altre emergenze.

“Ciao, grazie per tutto quello che fate” si legge su uno di questi. E ancora, “siete i nostri eroi”, “grati per il vostro amore”. Il comandante del Corpo Renzo Pinamonti, 32 anni, è orgoglioso di tali dimostrazioni d’affetto: “Messaggi del genere ci spingono a fare ancora meglio. Siamo poi contenti perché ci fanno capire che evidentemente il lavoro che facciamo nelle scuole con quelli che potrebbero magari essere i futuri vigili del fuoco della zona è positivo”.

Il Corpo dei pompieri di questo angolo della Val di Non ha dei numeri importanti: i vigili in servizio attivo sono 26, 11 gli allievi. Ci sono poi due vigili di complemento, tre membri sostenitori, sei vigili fuori servizio e un vigile onorario, don Franco Torresani, il prete dei record di corsa in montagna. “E’ uno di noi – dichiara a tal proposito Pinamonti – e tutte le volte che può viene a trovarci”.

Renzo Pinamonti, comandante dei vigili del fuoco di Tassullo: «Così si interviene nei fiumi»

Il nostro viaggio alla scoperta dei vigili del fuoco del Trentino continua con il corpo di Tassullo. Ce lo racconta il comandante, Renzo Pinamonti

Gli interventi

Nel corso del 2023 il Corpo dei vigili del fuoco di Tassullo ha fatto 129 uscite per un totale di 2.045 ore. Nel 2022 l’impegno complessivo in ore aveva toccato quota 2.860. Ma entriamo nei dettagli di quanto lavoro ha richiesto lo scorso anno: ci sono stati 19 interventi per gli incendi, 23 per incidenti stradali, 5 per soccorsi persona, 39 per urgenze tecniche. A ciò bisogna aggiungere tutto il tempo dedicato alle esercitazioni. “Sul fronte degli incendi – spiega il comandante – da qualche anno le cose stanno andando abbastanza bene. Non ne abbiamo avuti di grosse proporzioni.

Su quello degli incidenti invece c’è sempre da tenere alta l’attenzione. Noi siamo competenti sul tratto della Ss43 che va dalla diga al bivio per Rallo: i punti pericolosi non mancano. Alle volte siamo pure chiamati ad intervenire anche supporto, avendo noi le pinze idrauliche.

Per quanto riguarda gli incidenti che coinvolgono i mezzi agricoli, un problema di grande attualità per realtà come quella della Val di Non, la raccomandazione che facciamo a chi ce lo chiede è quella di chiamarci sempre quando avvengono simili eventi. Spesso, infatti, il fai da te rischia di peggiorare le cose”.

A Tassullo non c’è per fortuna un numero eccessivo di finti allarmi: “Chi vive in questa zona è rispettoso e telefona solamente quando non può farne a meno. Da quando c’è il filtro del numero unico e da quando il primo punto della situazione viene fatto tra Trento e il comandante della località interessata dall’allarme non si assiste più al fenomeno dell’arrivo di decine di vigili del fuoco in caserma per nulla”.

Lago di Santa Giustina e Noce.

Un capitolo a sé stante lo merita l’attività portata avanti nel lago artificiale di Santa Giustina e nel torrente Noce. “Si tratta – dice il numero uno dei pompieri di Tassullo – di due ambienti di lavoro particolarmente difficili; serve una preparazione specifica per affrontarli. Perché? Prendiamo il caso della scomparsa di Sara Pedri.

Anche noi abbiamo preso parte alle ricerche e vi assicuro, anche per testimonianza diretta dei sub che hanno partecipato alle varie operazioni finalizzare a ritrovare il corpo della dottoressa, che a causa delle correnti fortissime che ci sono in un lago artificiale come quello di cui stiamo parlando la visibilità sotto acqua è nulla. Anche le attrezzature tecnologiche di ultimo modello a disposizione degli esperti del settore servono purtroppo a poco.

Non parliamo poi del torrente Noce. Il fortissimo rumore dell’acqua che va a valle e la potenza dello scorrimento che caratterizza questi corsi rende gli interventi difficilissimi, in modo particolare durante le ore notturne. Non a caso nel nostro Corpo abbiamo una squadra fluviale, che in maniera costante si prepara per affrontare al meglio questo tipo di emergenze. Nei pressi del Noce c’è sempre più gente e dunque sarà indispensabile per noi continuare ad investire in termini di attrezzature e di formazione su tale specifica area”.

Il comandante

“Sono in carica da tre anni e per me che sono arrivato qui nel 2004 e che sono partito dagli allievi è un onore guidare i pompieri della mia Tassullo” afferma Renzo Pinamonti. “Perché – prosegue - ho deciso di diventare un pompiere? Volevo essere come papà e perché questo mondo mi ha sempre affascinato fino da quando ero piccolo. Ci sono, non lo posso negare, dei momenti in cui, specialmente per chi occupa ruoli di responsabilità come quello che occupo io ora, c'è la tentazione di fare un passo indietro. Alla fine però prevale l’amore per questa divisa e si va avanti più motivati di prima”.

Anche lui, come tutti coloro che hanno scelto di dedicare una parte della loro vita a questa causa, ha tanti episodi belli e meno belli che gli sono rimasti impressi: “Nella prima categoria rientra a tutti gli effetti un fatto avvenuto quando ero ancora un vigile. Siamo stati chiamati per un supporto all’elicottero per un’emergenza che era successa sulla diga del lago di Santa Giustina. Immaginate la nostra sorpresa e allo stesso tempo la nostra gioia quando ci siamo ritrovati di fronte una donna che pochi minuti prima del nostro arrivo aveva dato alla luce un bambino all’interno della sua macchina.

Uno degli interventi più complessi è invece stato una ricerca persona nel torrente Noce, per essere precisi in una parte del territorio tra il nostro Comune e quello di Taio. Un anziano pescatore non era rientrato a casa la sera; siamo stati allertati verso le 22. Dopo un’ora e mezza abbiamo trovato lo zaino e le speranze di ritrovarlo vivo si stavano affievolendo. Ma non ci siamo arresi, siamo andati avanti e i nostri sforzi sono stati ripagati. L’uomo è stato trovato in buone condizioni alle 3 del mattino.

Quando parlo agli allievi raccomando di non arrendersi mai e di affrontare le esercitazioni con grande serietà, perché questa è indispensabile per essere sempre all’altezza della situazione, come nel caso che vi ho appena raccontato.

Attrezzatura e caserma

La caserma dei Vigili del fuoco sarà ristrutturata. “I lavori – afferma Renzo Pinamonti – partiranno a breve. Alla fine dell’interverento ci ritroveremo in mano una struttura ancora più a nostra misura. Come parco macchine sono soddisfatto. Abbiamo tra le altre cose, un’imbarcazione (attualmente in manutenzione, ndr), un furgone per il trasporto persone, l’autobotte, un pick up e una motoslitta.

Quest’ultima è un mezzo che erroneamente viene spesso non considerato perché si usa davvero poco. Abbiamo però avuto dei casi piuttosto gravi nei quali se non l’avessimo avuta sarebbe stato complicato arrivare ad un epilogo positivo. Penso ad esempio al recupero sul Monte Peller di quattro ragazzi che non riuscivano più a tornare alla base”.

LA GRANDE SQUADRA DI TASSULLO

  • Renzo Pinamonti        (Comandante)
  • Tilo Brida                     (VIce-comandante)
  • Lorenzo Menapace     (Capo plotone)
  • Maurizio Pilati             (Capo squadra)
  • Felice Pinamonti         (Capo squadra)
  • Roberto Zambiasi       (Capo squadra) 
  • Alberto Angeli             (Vigile)
  • Thomas Corradini       (Vigile)
  • Alex Dalpiaz                (Vigile)
  • Luca Dalpiaz               (Vigile) 
  • Samuele Erlicher        (Vigile)
  • Egon Fedrizzi              (Vigile)

  • Alessandro Menapace   (Vigile)
  • Pierangelo Menapace    (Vigile)
  • Giordano Menanapace   (Vigile)
  • Davide Odorizzi              (Vigile)
  • Oliviero Odorizzi             (Vigile) 
  • Luca Odorozzi                 (Vigile)
  • Gianluca Paroni              (Vigile) 
  • Damiano Pilati                (Vigile) 
  • Diego Santini                  (Vigile)
  • Filippo Torresani             (Vigile)
  • Leonardo Torresani        (Vigile)
  • Daniele Torresani           (Vigile)
  • Michele Valentini            (Vigile)
  • Matteo Valentini             (Vigile) 
  • Tommaso Bini                (Vigile)
  • Matteo Corradini            (Allievo)
  • Eleonora Erlicher           (Allievo)
  • Michele Marinelli           (Allievo)
  • Federico Melchiori        (Allievo)
  • Luca Menapace            (Allievo)
  • Davide Carlo Peder      (Allievo)
  • Maria Pinamonti           (Allievo)
  • Christian Seppi            (Allievo) 
  • Francesco Toller          (Allievo)
  • Andrea Torresani         (Allievo)
  • Diego Dal Rì                (Vigile di complemento)
  • Nicola Zambiasi           (Vigile di complemento)
  • Valentina Angeli           (Membro sostenitore)
  • Walter Dal Rì               (Membro sostenitore)
  • Nicola Ferrari              (Membro sostenitore)
  • Valentino Graiff           (Vigile fuori servizio)
  • Roberto Menapace    (Vigile fuori servizio)
  • Giuseppe Menapace  (Vigile fuori servizio)
  • Giorgio Odorizzi         (Vigile fuori servizio)
  • Ivo Odorizzi                (Vigile fuori servizio)
  • Roberto Stefanini       (Vigile fuori servizio)
  • Franco Torresani       (Vigile onorario)

LA STORIA

I vigili del fuoco di Tassullo sono nati ufficialmente nel 1871. La loro storia è stata ricostruita in un libro scritto da Adolfo Menapace. Lo statuto di fondazione si compone di 22 articoli. Il Corpo è composto da 12 pompieri, un direttore, un vicedirettore e un macchinista. Per entrarvi bisognava assicurare “piena ubbidienza al direttore”, “promettere di far parte del Corpo per tre anni”. Erano previste delle ricompense. “Per un lavoro non superiore alle 6 ore sul luogo d’incendio in tempo di giorno nel Comune di Tassullo è previsto un fiorino”. Tre fiorini era la quota per un intervento superiore alle 12 ore fuori da Tassullo. Nel 1871 succede subito un evento tragico: il 27 luglio durante un incendio a Tuenno morì durante le operazioni di spegnimento Giuseppe Zambiasi.

Da un rendiconto della Cassa di Sovvenzione fra i pompieri del Trentino, datato 1.900, si evince che il Corpo di Tassullo era salito a 18 membri.

Uno degli interventi rimasti nella storia, è stato quello effettuato il 19 febbraio 1948. Nevicava. Cirillo Odorizzi, guardiaboschi di Tassullo, mentre con gli sci ai piedi faceva ritorno a casa da una spedizione in zona Val Nana oltre la malga Tassulla, giunto sul pendio sotto la Croce del monte Peller, perdeva l’equilibrio e scivolava in un precipizio in località Pez, rimanendo ucciso sul colpo.

Pompieri di Tassullo, sempre pronti ad intervenire

Alcune immagine che mostrano dei momenti dell'attività dei vigili del fuoco guidati da Renzo Pinamonti

Dopo la disgrazia, il compagno che era con lui e che si era salvato, aveva sistemato la salma di Odorizzi sotto un abete, drizzando gli sci in piedi verticalmente per facilitare il ritrovamento. Scese poi a valle per dare l’allarme, la mattina successiva partirono le operazioni di recupero. Il trascinamento tra balze e rocce, tronchi e rami spezzati, si dimostrò estremamente difficile. Si concluse dopo decine di ore.

Un altro fatto impossibile da dimenticare risale al 1959: un gruppo di ragazzi sta giocando sulla riva del Noce. Fabio Pilati, nove anni, “piccolo fiore e gentile ancora in boccio” decide di bagnarsi, ma non riemerge più. Il freddo corpicino rimasto impigliato sul fondo tra sassi e sterpaglie viene recuperato dopo ore di ricerca.

Nel 1970 l’amministrazione decise di sciogliere il Corpo “causa la scarsa efficienza dimostrata negli ultimi anni e dovuta a svariati fattori”. Da allora i pompieri di Tassullo si sono radicati sempre di più sul territorio e hanno preso parte a diverse missioni umanitarie. C’erano quando c’è stata la tragedia di Stava, nel terremoto in Irpinia, nel post alluvione in Piemonte, e per Vaia. E ora sono pronti a scrivere tante alte pagine di questo romanzo che non avrà mai fine.

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