Campi Flegrei a rischio sisma, ancora al lavoro la squadra di esperti trentini
Le continue scosse stanno mettendo in allarme la popolazione e ormai è pronto il piano di fuga per mettere in salvo mezzo milione di persone. In corso nuove rilevazioni, la Protezione civile trentina coordina le operazioni utili a perfezionare il piano di fuga con sfollati accolti in tutta Italia (6 mila anche in Trentino)
IL PIANO. In caso di evacuazione, sfollati anche in Trentino
TRENTO. I Campi Flegrei stanno preoccupando sempre di più. Le continue scosse stanno mettendo in allarme la popolazione e ormai è pronto il piano di fuga per mettere in salvo mezzo milione di persone in caso di eruzione del vulcano. E dal Trentino arrivano gli aiuti. Per ora soprattutto risorse umane.
La Provincia ha infatti mandato un gruppo di quindici tecnici, di cui 11 dipendenti provinciali, alcuni della Protezione civile, e quattro ingegneri grazie alla collaborazione con l'Ordine degli ingegneri di Trento.
Hanno formato quattro squadre, di cui una è partita immediatamente alla fine di maggio quando ci sono state le prime scosse. Altre due sono andate e già rientrate.
La quarta squadra è attualmente impegnata nella zona a fare rilevazioni e cercare di capire e dovrebbe fare rientro presumibilmente sabato prossimo. L'intervento si concluderà nel week-end.
La Protezione civile trentina è la coordinatrice delle operazioni. La Provincia di Trento nei giorni scorsi ha deliberato uno stanziamento di 30 mila euro a sostegno delle spese che dovranno sostenere, dal costo del trasporto al vitto.
Dovranno contribuire a stendere un piano di fuga per mettere in salvo nel giro di 72 ore mezzo milione di persone in caso di eruzione del vulcano dei Campi Flegrei.
Di loro, 6.500, residenti della zona a rischio di Giugliano, verrebbero in Trentino, come previsto dal Dpcm del 2016 "Disposizione per l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei".
Il protocollo è all'attenzione del comune di Giugliano e recentemente la Regione Campania ha sollecitato i comuni interessati a sottoscrivere gli accordi elaborati dalle Regioni e Province autonome.
"Giugliano conta circa 130 mila abitanti ma sono solo 13.000 quelli interessati dall'eventuale piano di evacuazione, che sarebbero gestiti per metà dalla provincia di Trento e per metà da quella di Bolzano" spiega Stefano Fait, dirigente generale della Protezione civile del Trentino, che poi entra più nel dettaglio del piano.
Il piano è stato messo a punto dalla Protezione Civile per la prima volta nel 2016, ma oggetto di recenti modifiche e ora al vaglio delle Regioni. L'ipotesi che farebbe scattare il mega piano d'emergenza nazionale è quella di una eruzione del vulcano. Uno scenario che ad oggi non è previsto dagli scienziati: in questo momento il vulcano dei Campi Flegrei è classificato al livello di allerta giallo. Quello che farebbe scattare il piano è il livello di colore rosso che imporrebbe una grande fuga da attuare nel giro di 72 ore a bordo di tutti i mezzi di collegamento, tra bus, navi e treni.
In particolare i cittadini di Pozzuoli, oltre 76 mila, sarebbero accolti in Lombardia, quelli di Bacoli (25mila) tra Umbria e Marche, gli oltre 11 mila di Monte di Procida tra Abruzzo e Molise. Destinazione Lazio per i residenti del quartiere napoletano di Fuorigrotta, rotta verso la Sicilia per i napoletani del quartiere Chiaia-San Ferdinando.
Ma tutte le regioni italiane sarebbero coinvolte nell'accoglienza, sia pure in misura differente.
Il piano sarà testato a ottobre, con la grande esercitazione sul rischio vulcanico predisposta dalla Protezione Civile. Ogni area del territorio interessato è abbinata a una regione italiana, ciascuna delle quali è chiamata a redigere un proprio piano per individuare punti di prima accoglienza, alloggi, assistenza sanitaria e servizi. La spesa prevista è pari a 65 euro a persona, oltre 5 milioni di euro al giorno, 150 milioni in un mese.
La Protezione civile concederà anche un aiuto economico alle famiglie che eventualmente saranno evacuate nel caso cerchino sistemazioni autonome. Anche il governo ha annunciato aiuti, una sorta di super bonus per i colpiti.