Lavoratori della sanità trentina, ecco gli aumenti: sindacati soddisfatti
Destinati 18.492.000 di euro al tabellare e agli arretrati dal 1° gennaio 2024, questi partono da 105 euro a 183 euro e si aggiungono 7.850.500 euro che verranno utilizzati a incrementare indennità legate al disagio e alla professionalità del personale infermieristico, oss e tecnico amministrativo
APSS Azienda Sanitaria, premi di produzione per i vertici
SANITÀ Siglato l'accordo per la revisione contrattuale in Trentino
SINDACATO Superare disparità fra provinciali e personale Apss
BUONI PASTO Fp Cgil: la "beffa" dell'aumento, ma la differenza è tassata
TRENTO. In Apran, con la firma unitaria dei sindacati è arrivato a maturazione un percorso iniziato il 5 dicembre 2022 con il protocollo firmato da Cisl, Uil, Nursing Up e Fenalt (nella foto i sindacalisti) e assessorato alla salute, seguito dal protocollo 18 luglio 2023 e infine da quello siglato con l'assessore Tonina il 18 aprile 2024.
Ai lavoratori della sanità trentina - sottolinea una nota dei sindacati - verranno destinati 18.492.000 di euro al tabellare e agli arretrati dal 1° gennaio 2024, questi partono da 105 euro a 183 euro e si aggiungono 7.850.500 euro che verranno utilizzati ad incrementare indennità legate al disagio e alla professionalità del personale infermieristico, oss e tecnico amministrativo.
Sono stati sbloccati in aggiunta 14.000.000 di risparmi aziendali che verranno destinati ad implementare la voce della produttività e arriveranno nello stipendio dei dipendenti, una parte di questi verranno utilizzati ad implementare i progetti obiettivo bisognosi di un finanziamento.
Si è provveduto ad aumentare dell' 80% l'indennità infermieristica e quella di tutela del malato, aumento delle pronte disponibilità da 35 euro a 50 euro, aumento economico delle giornate retribuite dei rientro dal riposo, da 9 a 12.
Aumento di 600 euro annui dell'indennità dedicata agli autisti soccorritori.
La soddisfazione delle sigle sindacali - si legge ancora nella nota - è unanime: "Adesso ci auguriamo che vengano espletate tutte le formalità previste nel minor tempo possibile in modo da poter erogare quanto contrattato velocemente. Aspettiamo anche l'inizio della contrattazione sulla parte giuridica per riuscire in poco tempo ad ammodernare una parte fondamentale del contratto".
Per la Cgil del Trentino, invece, "l'esito del tavolo è l'evidenza plastica delle nostre buone ragioni: occorrono risorse aggiuntive rispetto a quelle stanziate dalla giunta sul triennio 22/24. Lo ripetiamo, il 6,31% non è sufficiente a far fronte ad un'inflazione di oltre il 16%.
Per questo abbiamo chiesto e ottenuto un confronto vero e non una firma notarile su un testo preconfezionato per i soli tabellari, come avvenuto nel comparto delle Autonomie Locali nel quale la Fp Cgil, per tale ragione, non ha sottoscritto il relativo accordo", commentano Luigi Diaspro, Marco Cont e Davide Debiasi della Fp Cgil del Trentino.