Il lutto / L’addio

Il dolore per la morte di Annamaria Frioli: “Ora sarai in ogni fiore che sboccia”

L’ultimo saluto alla 70enne deceduta in un tragico incidente in via Maccani si terrà domani alle 16 nella chiesa parrocchiale della Madonna della Pace di Campotrentino. Il ricordo della figlia Valentina commuove, tanti i messaggi di cordoglio per la donna attiva non solo in politica ma anche a livello sociale

TRAGEDIA Investita in bicicletta in via Maccani: morta Annamaria Frioli

TRENTO. «Eri un sole, un temporale estivo, un turbinio di colori. Il riso sulla bocca di un bambino». Sono dolci e cariche di commozione le parole di Valentina Casalini, figlia di Annamaria Frioli, deceduta a 70 anni in un tragico incidente in via Maccani, travolta da un'auto in sella alla sua bici. L'ultimo addio per lei si terrà domani - martedì 25 giugno – alle 16 nella chiesa parrocchiale della Madonna della Pace di Campotrentino.

«Eri un dipinto impressionista. Camminavi scalza sull'erba e giocavi come una bambina. Eri fuori dall'ordinario perché nell'ordinario proprio non ci volevi stare. Ora sarai in ogni fiore che sboccia, la prima goccia di ogni temporale e il primo raggio di sole di ogni giorno. In ogni vita che hai toccato hai lasciato un segno indelebile. La tua energia rimarrà dentro noi e risplenderà in tutti nostri cuori. Ti ritroveremo in ogni cosa bella che incontreremo e sorrideremo pensando a te».

Tanti i messaggi di cordoglio per la 70enne, attiva non solo in politica ma anche a livello sociale
. Tra le sue passioni la pallavolo, un amore acquisito e tramandato dalla figlia, pallavolista per tanti anni con le maglie - soprattutto - di Ata e Argentario. E quindi è anche il mondo del volley trentino a piangere Frioli, per tutti semplicemente Anna.

Il gruppo dell'Argentario ha voluto ricordarla: «Con Anna abbiamo condiviso momenti importanti della nostra storia: era sempre presente ad ogni partita a sostenerci. Grazie al suo sostegno conquistammo una storica promozione in B2, la prima esperienza nella storia della pallavolo Argentario. E se poi abbiamo potuto partecipare a quel campionato nazionale è stato anche grazie a lei che con la sua rete di contatti ci ha aiutato a trovare gli sponsor necessari per coprire le spese».

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